Sono circa 500 gli interventi dei vigili del fuoco in Sicilia e Calabria per fare fronte all’emergenza maltempo in corso da ieri nelle due maggiori regioni del Sud (leggi l’articolo). Nello specifico 250 interventi a Catania, 140 a Reggio Calabria, 52 a Cosenza, 49 a Vibo Valentia, e oltre 300 i vigili del fuoco al lavoro.
Dopo la prima vittima di ieri a Scordia, un uomo di 53 anni è morto a Gravina di Catania a causa dell’allagamento delle strade e l’accumulo copioso di acqua piovana in via Etnea. L’automobilista era sceso dalla vettura allagata ed è stato trascinato dalla furia dell’acqua. Sul posto sono intervenuti i vigili urbani di Gravina che non hanno ancora reso note le generalità della vittima non residente nel paese dell’hinterland di Catania.
Intere famiglie e automobilisti sono stati soccorsi dalla Protezione civile regionale e da diverse associazioni di volontari nel Catanese a causa di un nubifragio che sta colpendo la città e provincia. A Misterbianco, per lo smottamento di fango e detriti da Monte Cardillo, sono state fatte evacuare quattro famiglie. E’ stata liberata l’unica strada di collegamento, ma per precauzione gli abitanti hanno lasciato le case, mentre la zona e’ costantemente monitorata dai volontari della Protezione civile.
A Catania alcune strade si sono trasformate in torrenti, anche per l’accumulo dell’acqua piovana che si riversa sulla città dai paesi etnei. Le zone maggiormente colpite sono quelle a Sud del capoluogo etneo. Allagamenti i registrano al villaggio Santa Maria Goretti, attiguo all’aeroporto, nella zona industriale e nelle zone marinare della Plaia e di Vaccarizzo.
Invasa anche la strada statale 114 che collega Catania e Siracusa. A Mascali, in contrada Fondachello, sono state chiuse alcune strade e alcuni automobilisti sono stati soccorsi. I vigili del fuoco del comando provinciale di Catania hanno, finora, eseguito 214 interventi movimentando 429 operatori. Nel dettaglio hanno soccorso complessivamente 61 persone, eseguiti 91 interventi per danni da acqua o dissesto statico e 31 per rimozione di alberi o parti pericolanti.
“Giungono sempre più conferme sulla formazione di un profondo ciclone mediterraneo nei prossimi giorni, che potrebbe assumere caratteristiche tropicali diventando quello che mediaticamente viene chiamato Medicane (da MEDiterranean HurriCANE)”. A dirlo il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara che avverte: “Purtroppo il maltempo alluvionale dei giorni scorsi in Sicilia potrebbe essere solo un antipasto di una nuova e ancora più severa ondata di maltempo che tra giovedì e venerdì potrebbe colpire l’Isola, quando il ciclone sembrerebbe fare landfall una volta potenziatosi nei pressi di Malta”.
“Saranno così possibili nuove forti piogge e nubifragi – ha spiegato ancora Ferrata -, in particolare su ragusano, siracusano e catanese, con venti burrascosi, raffiche di Levante talora superiori ai 70-80km/h e violente mareggiate sulle coste ioniche con onde talora di oltre 2-3 metri. In parte coinvolta anche la Calabria, in primis il reggino, ma piogge talora abbondanti potrebbero interessare pure il resto del versante ionico specie tra Locride e catanzarese”.
“Il resto del Sud si dovrebbe mantenere ai margini dell’azione ciclonica con precipitazioni più occasionali – prosegue Ferrara di 3bmeteo.com – mentre la Sardegna si troverà inserita nel canale depressionario che alimenta il ciclone, con piogge a tratti più consistenti specie sul cagliaritano. Condizioni meteo invece diametralmente opposte al Centronord dove il tempo si manterrà stabile e in prevalenza soleggiato almeno fino a venerdì compreso”.
“Tuttavia proprio nel weekend si avvicinerà una perturbazione atlantica che porterà un progressivo peggioramento ad iniziare dal Nordovest, dove le prime piogge dovrebbero giungere già sabato. Ma sarà con molta probabilità ad Ognissanti e nei giorni successivi che la parte piu’ attiva della perturbazione raggiungerà il Centronord portando le classiche piogge diffuse di stampo autunnale. Qualche rovescio raggiungerà a seguire anche il Sud, dove nel frattempo il ciclone mediterraneo avrà allentato progressivamente la presa”.