Nuove nomine da Palazzo Chigi. Nell’ultimo Consiglio dei ministri è stato confermato nell’incarico di direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro il generale di brigata Leonardo Alestra (nella foto). La scelta dell’ufficiale dell’Arma era stata fatta nel Governo gialloverde da Luigi Di Maio, per dare un “importante segnale contro il lavoro nero e il caporalato”. E il ministro del lavoro Nunzia Catalfo non si è voluta discostare dalle scelte fatte dal capo politico del Movimento 5 Stelle. Ma anche per un generale combattere con le polveri bagnate è un’operazione impossibile. Tanto che un mese fa, alla Commissione lavoro della Camera, proprio Alestra ha dichiarato che “l’Ispettorato nazionale del lavoro è un’agenzia di nome ma non di fatto” e che non è “in condizione di esercitare appieno la sua governance”. “Neppure sono riuscito a capire se io sono un direttore generale o un amministratore delegato”, ha aggiunto.
Su proposta del ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti sono stati poi conferiti gli incarichi di capo del Dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca del Miur al prof. Fulvio Esposito, ex rettore dell’Unicam e già capo della segreteria tecnica del ministro, e di capo del Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali a Giovanna Boda. Confermata inoltre nell’incarico di capo del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione Carmela Palumbo.
Il Consiglio dei ministri, accogliendo la proposta del ministro della salute Roberto Speranza (nella foto), ha infine confermato il dirigente generale Giuseppe Ruocco come segretario generale del Ministero. Un mandarino scelto durante il Governo Gentiloni, confermato dai gialloverdi nel Conte 1 e ora dai giallorossi nel Conte 2. E con un incarico delicato, dovendo assicurare il coordinamento dell’azione amministrativa e lavorando gomito a gomito con Speranza.