“I tempi sono maturi per passare dalle parole ai fatti”. La proposta Lega sulla castrazione chimica, già depositata al Senato, ha tre obiettivi: “Sicurezza delle donne, prevenzione di nuovi reati e cura dei soggetti che, dichiarati pericolosi dai giudici, si sottopongano a un percorso”.
“La mettiamo a disposizione delle forze politiche di buonsenso – scrive in una nota della il Carroccio – e confidiamo che si trovi la sintesi migliore. Sia chiaro: non è prevista alcuna violazione dei diritti delle persone. La castrazione chimica si applicherà sotto controllo medico ed è già in vigore in tredici Paesi europei, fra cui Francia e Germania”.
Dalla Chiesa: “Se introduce la castrazione chimica lo Stato fallisce. L’ educazione affettiva è la cosa più importante”
“Se introduce la castrazione chimica lo Stato fallisce. Uno Stato non può intervenire sul corpo di un individuo, nel modo più assoluto. Ci sono altre cose che dovrebbero aiutare a far sì che tutto quello che sta succedendo, che è veramente una cosa terribile, non succeda più” ha detto a Zona Bianca il vice presidente dei deputati di Forza Italia, Rita dalla Chiesa.
“C’è la famiglia prima di tutto”, ha proseguito l’esponente azzurra. “Ci saranno dei padri nelle case di questi giovani – aggiunge dalla Chiesa -: come trattano le mogli, le sorelle, le donne che fanno parte della famiglia? Se le mamme difendono questi ragazzi, significa che sono donne abituate, in qualche modo, alla violenza. Io non difenderei mai un figlio che violenta una ragazza, lo prenderei a schiaffi. E’ giusto vietare il porno ai minori, è un porno estremo che nulla ha a che vedere con i sentimenti e con l’amore”.
“L’educazione affettiva è la cosa più importante”
“L’educazione affettiva è la cosa più importante – conclude la vice presidente dei deputati di Forza Italia -: dobbiamo insegnare ai nostri ragazzi che l’approccio con le donne deve basarsi sul sentimento, sul rispetto, sull’educazione. Intorno ai più giovani si deve creare una rete di protezione da parte della scuola, della famiglia, anche della chiesa. Vorrei che il prete di strada tornasse ad essere nella vita dei ragazzi. Una volta frequentavamo l’oratorio, dove giocavamo a ping pong, a calcetto, guardavamo fim. In qualche modo c’è bisogno di tornare indietro per andare avanti”.