La giudice Margherita Cassano sarà la prima donna nella storia italiana a guidare la Corte di Cassazione. La sua nomina è stata proposta oggi all’unanimità dalla Commissione per gli incarichi direttivi del Csm.
La giudice Margherita Cassano sarà la prima donna nella storia italiana a guidare la Suprema Corte di Cassazione
Il voto finale è stato fissato per il primo marzo in una seduta di plenum presieduta dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Attualmente presidente aggiunto della Cassazione, Cassano succederà a Pietro Curzio, prossimo alla pensione.
Attualmente è presidente aggiunto della Cassazione ed è stata consigliera togata del Csm
In passato Margherita Cassano è stata consigliera togata del Csm, eletta con il gruppo di Magistratura Indipendente. La proposta di nominarla al vertice della Cassazione è stata avanzata dal relatore, il togato indipendente Andrea Mirenda.
Fiorentina di origine lucana, 67 anni, è in magistratura dal 1980. Ha iniziato alla procura della Repubblica di Firenze, dove si è occupata anche di questioni relative alle tossicodipendenze e al traffico di droga, temi che ha continuato a seguire in tutta la sua carriera. A Firenze lavorò con assiduità col procuratore Pier Luigi Vigna.
Dal 1982 è stata componente del gruppo specializzato nelle indagini in materia di stupefacenti e di criminalità organizzata. Dal 1991 al 1998 è stata assegnata della Dda di Firenze. Esponente di Magistratura Indipendente è stata consigliere del Csm dal 1998 per quattro anni. Poi dal 2003 è stata in Corte di Cassazione anche in veste di presidente della prima sezione penale dove si è occupata di reati di omicidio e violenze. Dal 2016 ha presieduto la Corte d’appello di Firenze dove è rimasta circa quattro anni.
I concorrenti erano solo due: oltre a Cassano aveva presentato domanda Giorgio Fidelbo, presidente di sezione in Cassazione. I due candidati sono stati ascoltati in una lunga audizione, prima che la Commissione si esprimesse con il voto.