di Stefano Sansonetti
Non è la prima, non è l’unica e non sarà certo l’ultima a procedere in questo modo. Ma di sicuro è la più importante società pubblica italiana. E quindi sapere che sta per affidare all’esterno la redazione e il monitoraggio dei suoi piani industriali offre spunti di riflessione. Il riferimento è alla Cassa Depositi e Prestiti, controllata dal Tesoro e caratterizzata da numeri da far tremare i polsi: 357 miliardi di attivo, 250 miliardi di raccolta postale in gestione, 32,6 miliardi tra partecipazioni e titoli azionari. Ebbene, come ormai accade da tempo sul destino di queste risorse influiranno in modo significativo le solite multinazionali estere della consulenza. Un primo passo è stato fatto il primo agosto scorso. La società, guidata dal presidente Claudio Costamagna e dall’Ad Fabio Gallia, ha affidato il primo e più corposo lotto di una gara per “servizi di consulenza strategica”.
I contenuti – Nel dettaglio si tratta del lotto relativo alla “consulenza per la redazione di piani industriali e/o per altre iniziative di carattere strategico”. è sufficiente spulciare nel capitolato tecnico per rendersi conto di quanto sia pervasiva l’attività richiesta, così articolata: “raccolta e analisi delle informazioni e della documentazione interna ed esterna”; “elaborazione dei piani e della documentazione di supporto”; “presentazione dei piani ai competenti organi e interlocutori interni ed esterni”; “definizione di eventuali modifiche alla struttura organizzativa necessarie ai fini dell’implementazione dei piani”. Di tutto di più. Il lotto in questione è stato assegnato per 1,2 milioni euro, con scadenza il 31 dicembre 2019, alla The Boston Consulting Group. Che così si troverà inserita in tutti i gangli vitali del gruppo. Ma parliamo di un andazzo che va avanti da anni, non solo in Cdp. Piuttosto dal sito internet della Cassa emerge che è ancora in corso di assegnazione il lotto 2, quello relativo al “monitoraggio dei piani industriali”.
I candidati – Qui in ballo ci sono otto società: Accenture, Oliver Wyman, Goetzpartners, Ernst&Young, Kpmg, Mazars Italia, Business Integration Partners e Roland Berger. Ad avere voce in capitolo per l’assegnazione, come è stato per il lotto 1, sarà una Commissione di gara presieduta da Maurizio Petronzi, responsabile acquisti della Cdp. Curiosità vuole, come emerge dal curriculum, che prima di approdare alla Cassa Petronzi abbia lavorato in Ernst&Young e subito prima in Business Integration Partners, ovvero due delle società in ballo per il lotto 2. Era opportuno nominare un funzionario con questi precedenti lavorativi? Sul punto l’ufficio stampa Cdp, contattato da La Notizia, ha spiegato che “Petronzi è stato coinvolto in una gara così importante perché è responsabile acquisti di Cdp. La sua esperienza quasi ventennale in consulenza direzionale (non solo nelle società citate) è piuttosto un fattore che rafforza la capacità di valutare al meglio le offerte. Non ha nessun tipo di legame con queste società ed è completamente indipendente da queste da oltre due anni”.
Twitter: @SSansonetti