Caso Soumahoro, sequestrati 650mila euro a tre indagati

Il Tribunale di Latina ha interdetto per un anno la coop Karibu. Non potrà avere rapporti con la pubblica amministrazione.

Caso Soumahoro, sequestrati 650mila euro a tre indagati

Il grip del Tribunale di Latina, su richiesta della procura, ha applicato nei confronti del consiglio di amministrazione della cooperativa “Karibu”, riferibile ai familiari del deputato Aboubakar Soumahoro, la misura cautelare interdittiva del divieto di contrattare, per un anno, con la pubblica amministrazione e di esercitare per lo stesso periodo imprese e uffici direttivi di persone giuridiche.

Il tribunale del capoluogo pontino ha disposto, inoltre, il sequestro preventivo “del profitto del reato” per oltre 639mila euro nei confronti di un indagato e di oltre 13mila euro nei confronti di altri due indagati. Il riferimento è a reati tributari: fatture “per operazioni inesistenti” tra il 2015 e il 2019.

La cooperativa sociale integrata “Karibu” è presieduto da Karibu Marie Therese Mukamitsindo, suocera del parlamentare Aboubakar Soumahoro. La misura cautelare interdittiva del divieto di contrattare con Pa e il sequestro delle somme “profitto del reato” è stato eseguito dal Nucleo di polizia economica finanziaria della Guardia di finanza di Latina, in collaborazione con personale della Sezione di polizia giudiziaria della Polizia di Stato.

L’inchiesta che vede coinvolti i membri della famiglia del parlamentare Soumahoro riguarda le l’attività delle cooperative che gestivano richiedenti asilo e minori non accompagnati in provincia di Latina.

“I provvedimenti – spiega una nota della procura di Latina – sono stati adottati dal gip presso il Tribunale di Latina con riferimento a reati tributari relativi all’emissione ed all’impiego di fatture per operazioni inesistenti, per gli anni di imposta dal 2015 al 2019”.