All’indomani dell’annuncio dell’apertura di un’inchiesta della giustizia del Vaticano sulla scomparsa della 15enne Emanuela Orlandi, avvenuta il 22 giugno 1983 in circostanze tuttora misteriose, torna a parlare il fratello Pietro, dichiarandosi ottimista.
Il fratello di Emanuela Orlandi: “È il momento di mettere fine a questa vicenda: per noi, ma anche per la Chiesa e il Vaticano stesso”
“Con ogni probabilità a sostenere la decisione del promotore di giustizia vaticano, Alessandro Diddi, di riaprire le indagini su mia sorella Emanuela è stata anche la volontà di Papa Francesco” ha detto Pietro Orlandi in una intervista a La Stampa. Secondo il fratello di Emanuela Orlandi “può avere in qualche modo influito anche la dichiarazione di Gaenswein secondo cui il dossier Orlandi non esiste, quando un paio d’anni fa ci disse che il fascicolo c’è”.
Pietro Orlandi: “È la prima volta che viene aperta un’inchiesta interna vaticana”
Della riapertura delle indagini, dice Orlandi, “l’ho saputo all’improvviso”. “Questa novità è positiva – ha aggiunto -. Anche perché non è una riapertura: il Vaticano non ha mai aperto un’inchiesta ufficiale. Questa è la prima volta che viene aperta un’inchiesta interna vaticana sul rapimento di Emanuela. Da quanto ho inteso dalle dichiarazioni di Diddi si vuole guardare dall’inizio tutti i fatti, ricominciare da capo. Forse hanno capito che altrimenti noi non ci fermeremo mai nella ricerca della verità. È il momento di mettere fine a questa vicenda: per noi, ma anche per loro, per la Chiesa, il Vaticano stesso”.
Pietro Orlandi spera “di essere convocato e poter finalmente verbalizzare, lo chiedo da tantissimo tempo. Con l’ avvocato avevamo scritto anche a Papa Francesco comunicandogli che eravamo in possesso di nuovi elementi e che avremmo voluto verbalizzare. Sono elementi importanti che meritano un approfondimento. Dirò le cose che ho sempre raccontato. lo sono convinto che in Vaticano ci sono persone, anche di alto livello, a conoscenza dei fatti”.
Il M5S chiede una Commissione parlamentare d’inchiesta sul caso Orlandi
“La riapertura del caso Emanuela Orlandi da parte della magistratura vaticana è una notizia positiva. Basta con i misteri, da sempre il MoVimento 5 Stelle chiede di fare chiarezza e giustizia sulle vicende oscure del nostro Paese. Ora una Commissione d’inchiesta parlamentare” ha scritto su Twitter il vicepresidente M5S alla Camera, Agostino Santillo.