Nessun chiarimento. Anzi, sempre più confusione. Con smentite e controsmentite che portano Elon Musk al centro del dibattito politico italiano. E che inducono Pd e Avs a chiedere che la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, riferisca in Parlamento sullo stato delle trattative con il miliardario per l’eventuale affidamento dei servizi di connettività dell’amministrazione pubblica italiana a Space X.
Caso Musk, le opposizioni incalzano il governo
La richiesta è stata avanzata subito da Filiberto Zaratti (Avs) e poi da Andrea Casu (Pd), una volta iniziati i lavori dell’Aula di Montecitorio. “Rabbrividiamo – sottolinea Casu – all’idea che l’Italia e l’Europa apprendano notizie da due fonti: quelle giornalistiche d’oltreoceano e dai post su X di Musk”.
Se il governo continua a negare la trattativa, dall’altra parte c’è lo stesso Musk che la conferma. Il miliardario vicino al neo-presidente Usa, Donald Trump, risponde su X al vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini: “Sarà fantastico, anche altri Paesi in Europa chiederanno di usufruirne”, dice riferimento al fatto che il leader leghista aveva auspicato un accordo per l’utilizzo di Space X.
La richiesta di riferire in Parlamento, rivolta al governo, viene avanzata anche al Senato dal Pd, con il suo capogruppo Francesco Boccia. In una lettera inviata al presidente di Palazzo Madama, Ignazio La Russia, Boccia chiede di sollecitare l’esecutivo “a rendere comunicazioni al Senato in merito alla vicenda Starlink, affinché si possa dare seguito a una discussione già più volte sollecitata dal gruppo dem e possano essere espressi i relativi indirizzi nei confronti del Governo su una materia così delicata”.