“Una eventuale detenzione in Italia va discussa quando sapremo come va il processo” di Ilaria Salis. È quanto ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti a Bruxelles al termine del Consiglio europeo straordinario del caso della maestra italiana detenuta in Ungheria.
Meloni ha detto che una eventuale detenzione in Italia di Ilaria Salis va discussa quando si saprà come andrà il processo
“Anche in Ungheria c’è autonomia dei giudici – ha aggiunto la premier riferendosi ancora al caso di Ilaria Salis -, questo non è oggetto di quello di cui posso parlare oggi con il primo ministro ungherese”.
“A Orbán ho chiesto un trattamento di dignità e un processo giusto e veloce”
“Quello di cui ho parlato con Orbán, come faccio per tutti gli italiani detenuti all’estero, è garantire che venga riservato un trattamento di dignità, di rispetto, un giusto processo e mi permetto di dire anche un veloce processo” ha spiegato Meloni.
“Né io né Orbán possiamo entrare nel merito del giudizio”
“Mi ha colpito che l’udienza si sia aperta e sia stata rinviata a maggio – ha aggiunto il premier -, questo spero si possa fare qualcosa di più. Per il resto però né io, né Orbán possiamo entrare nel merito del giudizio che compete alla magistratura. Posso solo sperare che Ilaria Salis possa dimostrare la sua innocenza e la sua estraneità da questa cosiddetta banda del martello. Noi garantiamo, dall’inizio, molto prima della polemica, tutta l’assistenza che dobbiamo”.