Com’era stato annunciato, Luigi Di Maio gioca il jolly sul caso Diciotti, chiedendo agli iscritti il ‘consenso’ per salvare Matteo Salvini dal processo. Il voto ci sarà lunedì e sarà accompagnato da un video per spiegare agli iscritti la posta in palio. La decisione era nell’aria da giorni, visto il crescente malumore tra i parlamentari per l’indecisione del capo politico, che non ha mai preso una decisione, invitando esplicitamente i suoi senatori in Giunta per le Autorizzazioni a concedere l’immunità all’alleato di Governo o a dire sì ai giudici del Tribunale dei ministri di Catania.
Come si sa, questo “limbo” ha creato sacche di insofferenza tra i Cinquestelle. Affidarsi al voto online sulla piattaforma Rousseau è – nelle intenzioni del leader – il modo più efficace di ottenere quello che vuole (il no all’autorizzazione a procedere) e zittire la fronda interna, che avrebbe preferito accontentare i giudici. Difficile, infatti, che la base voti a favore del processo. In quel caso, infatti, il ministro dell’Interno potrebbe subire una condanna, che spalancherebbe le porte all’incompatibilità prevista dalla legge Severino, con conseguenze immaginabili sull’esecutivo.
Inoltre, si creerebbe un pericoloso precedente proprio per il ministro del Lavoro, la cui memoria è stata trasmessa a Catania, insieme a quella del premier, Giuseppe Conte, con la possibilità di finire entrambi iscritti nel registro degli indagati. Non a caso il quesito dovrebbe ricordare che gli stessi Conte, Di Maio e Toninelli si sono assunti una responsabilità collegiale per la vicenda. L’accusa, nei confronti di Salvini, è di sequestro di persona per aver lasciato in mare i 177 migranti tratti in salvo dalla nave della Marina, Diciotti. Sempre lunedì, è in calendario un altro appuntamento importante: la nascita di una sorta di direttorio allargato che alleggerisca i compiti del leader e valuti l’apertura alle alleanze con le liste civiche nelle tornate amministrative.