Novità in arrivo per cashback e lotteria degli scontrini. A fine giugno si chiude il primo semestre effettivo del programma e sotto la lente ci sono i «furbetti» del super premio e gli effetti economico-fiscali. Mentre dopo le estrazioni mensili sono al via quelle settimanali con più premi. E un rapporto della Corte dei Conti segnala alcuni problemi.
Cashback e lotteria degli scontrini: le novità
Il Sole 24 Ore fa sapere oggi che sul cashback – programma già finito nel mirino di alcune forze politiche – i giudici contabili sottolineano le difficoltà a monitorare i reali effetti economici e tributari.
Sono 8,6 milioni le attuali adesioni e 7,6 milioni gli utenti che hanno eseguito transazioni valide (il 15% dei circa 50 milioni di maggiorenni in Italia, si veda Il Sole 24 Ore del 22 marzo): per oltre 570 milioni di pagamenti.
Ma l’infrastruttura tecnologica che elabora i dati sulle transazioni (il Centro Stella) non può raccogliere per ragioni di privacy informazioni di dettaglio su categorie merceologiche e localizzazione degli esercenti: informazioni di cui, invece, dispongono acquirer e organizzazioni che analizzano i pagamenti elettronici.
Un vincolo troppo stringente, sempre a detta della Corte dei conti, per misurare gli effetti del programma anche considerando le ingenti risorse appostate. Il cashback è infatti finanziato con 4,7 miliardi fino a giugno 2022 (non imputati ai fondi europei, vista la cancellazione di ogni riferimento all’interno del Recovery plan): ma sarà tutto da misurare – e probabilmente in un’ottica almeno di medio periodo – l’impatto in termini di risultati economici ed emersione di ricavi e compensi.
I programma del cashback da rivedere
Se non interrotto – come chiedono molti – il programma andrebbe almeno rivisto, dice la Corte. Perché sarebbe opportuno privilegiare i pagamenti verso gli operatori
medio-piccoli e alzare il numero di transazioni minime per semestre (50 è un numero troppo esiguo). Quanto al supercashback, in vista del primo semestre, sono scattati i
primi alert per stornare le operazioni ritenute «sospette» perché ritenute il frutto di pagamenti artificiosi. Naturalmente prevedendo la possibilità di un diritto di replica e di spiegazione da parte dell’acquirente.
Ma anche su questo fronte, secondo i magistrati contabili, per prevenire gli abusi sarebbe meglio limitare il numero di transazioni giornaliere con lo stesso operatore, anche se con carte diverse. E prevedere un premio più basso (ad esempio, il doppio del cashback ordinario di 150 euro) per una platea più ampia: i primi 500mila classificati.
Anche sulla lotteria scontrini la Corte dei conti ha inviato un messaggio a Governo e Parlamento sottolineando dei possibili ostacoli nella «complessità delle operazioni» e nella «conoscenza solo differita della vincita». Tutto sommato, però, i numeri delle prime tre estrazioni lasciano intravedere un sistema in rodaggio ma che ha margini di sviluppo.