Le proteste di fine anno sembrano alle spalle. Tra i sindacati e il Campidoglio sulle case popolari è tornato il sereno. L’accordo sui nuovi bandi per gli alloggi di edilizia residenziale popolare è vicino, con le trattative che proseguono dall’8 gennaio a ritmi sostenuti e le posizioni si sono molto avvicinate. Così già entro 15 giorni potrebbe arrivare la delibera da portare in Giunta e poi in Assemblea capitolina.
Alcuni dettagli vanno limati, a partire da quelli sui punteggi delle categorie fragili, dei senza fissa dimora, degli sfrattati e delle donne vittima di violenza, una novità che Campidoglio e sindacati vogliono introdurre. I sindacati stanno quindi lavorando a stretto contatto con lo staff dell’assessore capitolino Tobia Zevi per l’assegnazione dei nuovi alloggi del Comune, con l’obiettivo di far ripartire un bando fermo dal 2012.
Il nuovo bando per l’edilizia residenziale popolare di Roma
L’obiettivo è di chiudere la partita entro la primavera. Difficile pensare che si possa riuscire a inizio aprile, come inizialmente sperato, ma è probabile che a maggio il bando sia online. Magari provando ad accompagnarlo con un nuovo piano per l’acquisizione degli alloggi. Il nuovo bando ha l’obiettivo di non cancellare quello precedente, ma di ampliarlo in modo da non interrompere la graduatoria attualmente esistente.
Cosa cambia per l’assegnazione delle case popolari
La redazione della bozza prosegue quindi spedita e una delle prime novità è che il bando diventerà solamente online e verrà gestito da Risorse per Roma attraverso un apposito portale. Da qui sarà possibile presentare le nuove domande e integrarle, senza necessità di andare allo sportello. Bisognerà però capire come aiutare chi, pensiamo alle persone più anziane, ha più difficoltà dal punto di vista tecnologico e necessita quindi di un aiuto.
Un’altra novità è la maggiore attenzione dedicata ai senza fissa dimora e alle donne vittime di violenza. Categorie che prima “non c’erano”, perché per esempio “non erano previsti punteggi per chi non ha una casa e vive in strada”, come sottolinea a Roma Today il segretario romano dell’Unione Inquilini, Fabrizio Ragucci.
Più attenzione verrà rivolta anche a chi è sotto sfratto esecutivo, anche se non sono ancora state definite le modalità. Per quanto riguarda le famiglie con figli, si avranno punteggi aggiuntivi non solo dal terzo figlio in su, ma anche per il primo e il secondo. Inoltre il punteggio sarà più alto per i nuclei con una persona invalida al loro interno o in caso di invalidità grave.
Si interverrà anche sui requisiti di reddito: finora venivano penalizzati gli autonomi a bassissimo reddito e su questo punto si cambierà. Come si daranno punti aggiuntivi a chi vive nelle ex residenze per l’emergenza abitativa o nei campi rom. Infine, come detto, si interverrà anche per le donne vittime di violenza, con punti aggiuntivi se sono in carico ai servizi sociali o ai centri antiviolenza.