“Faccio un appello a tutti i candidati ed ai partiti affinché su luce e gas ci sia una tregua politica. Facciamo in modo di calmierare i prezzi di luce e gas subito, altrimenti sarà strage di aziende italiane, e dopo il Covid non possiamo permettercelo”. È quanto ha detto, a proposito del caro-bollette, il leader della Lega, Matteo Salvini, a Gela, nel corso del suo tour elettorale in Sicilia che oggi lo porterà in provincia di Agrigento.
Caro-bollette, Salvini: “Su luce e gas serve una tregua politica. Facciamo in modo di calmierare i prezzi”
“Servono 30 miliardi – ha detto ancora il leader del Carroccio parlando del caro-bollette -, anche a deficit, perché altrimenti sarà una strage di migliaia di posti di lavoro. Prendere il modello Macron, non ne propongo altri. La Francia sta investendo decine di miliardi da distribuire a chi produce, e distribuisce energia, per avere un tetto massimo all’aumento delle bollette”.
“Ci sono bollette che stanno triplicando – ha proseguito Salvini -, quadruplicando, e ottobre è lontano, bisogna intervenire adesso, a settembre. Il Parlamento e il Governo sono in carica quindi possono e devono intervenire. Spero che Letta, faccio un esempio, accolga questo impegno. Perché va bene aspettare l’intervento dell’Europa, e se verrà benissimo, va bene tassare gli extraprofitti, ma con meno di 30 miliardi il problema non lo risolvi”.
“Per il Covid – ha detto ancora il leader del Carroccio – ci sono stati più di 150 miliardi di euro stanziati, quella del caro energia è un’emergenza che non vede la morte non di donne e uomini ma di aziende, a migliaia, nei prossimi giorni”.