Bello quel mondo in cui ognuno fa il suo mestiere. Dovrebbe essere concessa quale unica deroga la panchina della nazionale, anche perché dispiacerebbe rovinare quel luogo comune così radicato per il quale siamo un popolo di commissari tecnici.
Per il resto è banalmente ovvio che Beppe Grillo avrebbe fatto bene a continuare a fare il comico, almeno quanto avremmo preferito (e molto) un Berlusconi imprenditore. Allo stesso modo ci piacerebbe un Franco Battiato perso tra i campi del Tennessee, o assorto ad osservare un ombrello su una macchina da cucire, piuttosto che impegnato a dispensare commenti politici.
Certo, si obietterà che Battiato non è più solo un cantautore ma anche un politico, da quando è assessore in Sicilia (la categoria dei tecnici è una sciocca invenzione).
A Battiato, quindi, un consiglio e un augurio: il primo è di evitare temi che lo portano su salmi un poco stonati, il secondo è di poter passare il tempo a contemplare il cielo e i fiori. Che è meglio.