Non siamo ancora sui 2 euro al litro, quella soglia psicologica che ha tanto spaventato gli automobilisti nel pieno della crisi inflattiva, ma i prezzi dei carburanti salgono e la preoccupazione aumenta. Si registra infatti il secondo rialzo consecutivo per le quotazioni di benzina e diesel, con la prima che ha raggiunto ormai i livelli di inizio settembre 2024 e il gasolio quelli di agosto.
Allarme carburanti, corrono i prezzi di benzina e diesel
I dati arrivano da Staffetta Quotidiana che, sottolineando i nuovi aumenti di giornata di un paio di centesimi circa, parla di benzina self service a 1,800 euro al litro e diesel nella stessa modalità a 1,703 euro al litro. Per il servito si sale a 1,939 euro per la benzina e 1,842 per il diesel. Si va ancora più su in autostrada, con la benzina self service a 1,898 euro al litro e il gasolio a 1,808.
La crescita delle quotazioni dei raffinati e dei carburanti viene confermata anche da Quotidiano Energia. Secondo questa elaborazione il prezzo medio nazionale della benzina in modalità self è 1,802 euro al litro e del diesel 1,706 euro al litro. Sul servito si sale a 1,942 euro al litro per la benzina e a 1,845 euro al litro per il diesel.
Prezzi alla pompa, quindi, in salita, nonostante il ministero delle Imprese e del Made in Italy continui a negare i rincari. Pur fornendo quotazioni quasi uguali e parlando di 1,79 euro al litro per la benzina e 1,70 per il diesel. Prezzi che sarebbero “stabili” anche sulla rete autostradale, a quota 1,89 per la benzina e a 1,80 per il diesel. Eppure il 5 gennaio, una settimana fa, secondo lo stesso Mimit eravamo a 1,77 per la benzina e 1,67 per il diesel. Insomma, l’aumento c’è.