La Capitale è invasa dai rifiuti. La situazione, in molti quartieri della città di Roma, anche centralissimi, è ormai insostenibile e cresce il malcontento dei cittadini contro la giunta Raggi e l’Ama. Ormai non si contano i cassonetti stracolmi e i cumuli di sacchetti e rifiuti ingombranti.
“È una situazione generata da un imprevisto – ha detto il presidente di Ama, Lorenzo Bagnani, interpellato sull’emergenza rifiuti in strada – una situazione che è pesata parecchio: l’interruzione del contratto con cooperativa 29 giugno a cui erano affidati oltre 170 servizi di utenze non domestiche. Da sabato tutto dovrebbe tornare alla normalità. L’Ama nelle ultime 72 ha lavorato giorno e notte intensificando il lavoro al massimo”.
Proprio la cooperativa, oggi commissariata, che faceva capo a Salvatore Buzzi, dominus, insieme all’ex Nar Massimo Carminati, di Mafia Capitale. Entrambi sono stati condannati in appello a 18 anni e 4 mesi il primo e a 14 anni e 6 mesi il secondo.
“A causa dei gravi e reiterati disservizi – ha fatto sapere nei giorni scorsi la public utility capitolina -, che negli ultimi mesi hanno anche prodotto degrado e un impatto negativo sul decoro, Ama ha contestato alla cooperativa uscente penali per circa 3 milioni di euro, con riserva di quantificare e richiedere ogni altra voce di danno”.
“Una condotta gestionale – ha aggiunto Ama sempre in riferimento a Cns-Coop 29 giugno – assolutamente inadeguata alla portata del servizio e gravemente lacunosa da parte della cooperativa, esecutrice per conto del Cns, hanno costretto già nei mesi scorsi a far intervenire più e più volte le maestranze Ama nei prelievi dei materiali teoricamente assegnati alla cooperativa. Da qui la inevitabile decisione di risolvere il contratto da parte di Ama”.