Passano i mesi, ma non accenna a diminuire il caos in Corea del Sud. A fare rumore è la mozione di impeachment depositata da cinque partiti di opposizione nei confronti del presidente ad interim, Choi Sang-mok, reo di non aver nominato il nono giudice della Corte Costituzionale, rallentando così il processo nei confronti dell’ex presidente Yoon Suk-yeol, su cui pende l’accusa di alto tradimento per il tentato golpe dello scorso dicembre.
In particolare, la mozione accusa Choi di aver ignorato la richiesta del parlamento di nominare un giudice della Corte Costituzionale e un giudice della Corte Suprema; di aver agevolato la proclamazione della legge marziale da parte del presidente destituito, Yoon; e di non aver nominato un procuratore indipendente sostenuto dal parlamento per indagare sulla presunta insurrezione imputata a Yoon, nonostante il parlamento avesse approvato una risoluzione in tal senso.
Caos in Corea del Sud, i partiti di opposizione depositano una mozione di impeachment per il presidente ad interim. È accusato di aver rallentato il processo penale del presidente Yoon
Numeri alla mano, con 190 deputati su 300, le opposizioni sarebbero in grado di far approvare la mozione. Questo perché la mozione di impeachment, norme alla mano, potrebbe essere approvata con una maggioranza semplice, in quanto Choi è un funzionario pubblico e non il presidente vero e proprio.
Decisiva in tal senso la riunione dell’Assemblea prevista per giovedì prossimo quando verrà votata la mozione che potrebbe portare all’immediata decadenza di Choi Sang-mok.