Chi vive a Roma lo sa: ci sono due periodi in cui buttare la spazzatura nella Capitale rischia di diventare una vera e propria odissea. Il primo, come abbiamo visto anche quest’anno, è quello estivo, soprattutto nel mese di luglio (prima che la città si svuoti per le vacanze). Il secondo si sta invece avvicinando: parliamo del Natale. Quando la produzione di rifiuti, tra cenoni e regali, tende ad aumentare. E i cassonetti spesso sono pieni. Soprattutto quando la raccolta rallenta, nei giorni festivi o pre-festivi.
A Roma l’Ama per il periodo tra dicembre e gennaio punta a fare affidamento sui privati per la raccolta dei rifiuti
Quest’anno Ama ci ha pensato prima, chiedendo un aiuto ai privati, a dimostrazione che è ancora molto lontana la rivoluzione dell’azienda dei rifiuti tanto attesa dai romani e promessa dal sindaco, Roberto Gualtieri. Evidentemente anche quest’anno Ama sa che l’organico e i mezzi a disposizione non basteranno nel periodo delle festività: così per il periodo tra dicembre e gennaio si fa affidamento sui privati. A inizio ottobre, infatti, è stata pubblicata la procedura negoziata per cercare un aiuto da parte di altre aziende.
Il 25 di ottobre è scaduta e attualmente è in fase di aggiudicazione. Nella determina firmata dal direttore generale, Alessandro Filippi, viene sottolineato quello che i romani sanno: il problema riguarda soprattutto la “stagione estiva e il periodo natalizio”. Quando viene riscontrato un “aumento delle criticità” sui servizi programmati di raccolta dei rifiuti urbani. Un problema che vale sia per la modalità porta a porta che per la raccolta stradale della spazzatura. Ragioni per cui si chiamano in causa i privati.
Con questa procedura si cercano 26 equipaggi, ognuno dei quali dovrà essere composto da un autista, un operatore e un mezzo. La metà di questi equipaggi verrà impiegato nei municipi che rientrano nei quadranti est e ovest della città, quelli solitamente più in difficoltà quando si presentano problemi relativi alla raccolta dei rifiuti. Il compito di questi equipaggi privati sarà di raccogliere i sacchetti “conferiti dalle utenze nelle adiacenze dei contenitori stradali”. Cioè quelli che si trovano fuori da cassonetti, buttati lì quando sono pieni e che spesso rimangono in strada per giorni, anche quando i cassonetti sono vuoti, perché non ci sono abbastanza mezzi per svolgere queste operazioni.
Cercasi mezzi, autisti e operatori. L’azienda già mette le mani avanti in vista delle festività
Perché si arriva a questa situazione? Semplice, perché a Natale è festa per tutti. Anche per gli operatori Ama. Tanto che nella determina si legge chiaramente che il problema nasce dal fatto che in queste giornate aumentano le assenze degli operatori Ama rispetto ad altri periodi, “soprattutto nei giorni pre-festivi”. D’altronde le ferie sono un diritto sacrosanto che i lavoratori maturano e sta all’azienda sopperire in altro modo alle assenze in periodi come quelli estivi e natalizi. Ciò che ne consegue è che la completa copertura del territorio capitolino diventa più difficile e non è sufficiente neanche il ricorso agli straordinari degli operatori disponibili.
La carenza è “sistematica” e non basta, quindi, un accordo con i sindacati sugli straordinari per sopperire alle assenze. Già l’anno scorso c’era stato un accordo con le sigle proprio per il rafforzamento dell’operato del personale durante le festività, ma evidentemente non è bastato: i problemi della raccolta dei rifiuti durante il periodo natalizio sono stati sotto gli occhi di tutti i residenti e dei turisti. A Natale, si segnala infatti nella determina, il problema è più grosso considerando il “sensibile aumento della produzione di rifiuto soprattutto nelle domeniche e nei festivi”.
Tutto ciò di fronte anche a una maggiore necessità di pulizia delle aree pubbliche per “l’intensa circolazione dei cittadini” nei giorni di festa, anche grazie all’aumento dei turisti. Più rifiuti da raccogliere, più lavoro da fare e meno personale a disposizione. E così per Ama l’unica soluzione è chiedere una mano ai privati.