Tempi duri per i negazionisti climatici italiani: lo studio sui cui avevano fondato gran parte del loro can can è stato ritirato da Springer Nature, uno dei maggiori editori scientifici. Per l’editore, lo studio firmato da Franco Prodi, Gianluca Alimonti, Luigi Mariani e Renato Angelo Ricci arriva a conclusioni che “non sono supportate dalle evidenze disponibili o da dati forniti dagli autori”. L’editore ha fatto sapere di aver chiesto di fornire un addendum in cui rispondere alle critiche avanzate dal processo di revisione interna, condotto da scienziati del clima ma di non avere ottenuto i dati necessari per suffragare le conclusioni.
Springer Nature ritira un articolo di Franco Prodi. Le sue tesi non “sono supportate dalle evidenze disponibili o da dati forniti dagli autori”
L’articolo (pubblicato su European Physical Journal Plus, una rivista che non si occupa di climate change) trattava delle tendenze degli eventi estremi e sosteneva che non ci sia un aumento delle precipitazioni estreme, delle inondazioni, delle siccità e un calo della produzione di cibo nel mondo. Di conseguenza, concludeva, “la crisi climatica che, secondo molte fonti, stiamo vivendo oggi, non è ancora evidente”.
Lo studio era stato ampiamente ripreso dai gruppi di negazionisti (o scettici) climatici e rilanciato in due video (con oltre 500mila visualizzazioni su YouTube) su Sky News Australia, un canale popolare per il negazionismo sul clima. “Dopo un’attenta considerazione e consultazione con tutte le parti coinvolte, i redattori e gli editori hanno concluso di non avere più fiducia nei risultati e nelle conclusioni dell’articolo”, ha dichiarato Springer Nature a AFP.
Respingere le responsabilità dell’uomo sull’inquinamento e i suoi effetti mortali fa comodo a tanti
“Sulla crisi climatica attuale – spiega il geologo e giornalista Mario Tozzi – il consenso che dipenda dalle attività produttive dell’uomo è oltre il 97%. A quel punto il dibattito è chiuso e si riapre, sempre nelle sedi deputate, non sui giornali o in tv, solo se arrivano nuovi dati. Che sul clima semplicemente non ci sono”. In ogni caso, continua Tozzi, “Quando gli oggetti lasciati cadere se ne andranno verso l’alto rivedremo la legge di gravità, ma fino a quel momento Newton ha ragione e vige la dittatura della gravitazione universale (perdonate la necessaria approssimazione). Si chiama scienza, funziona così ed è una garanzia per tutti, visto che non abbiamo altri strumenti di approccio alla realtà fisica.”.
Franco Prodi è uno degli “pseudoesperti” che quasi ogni giorno vengono intervistati da giornali e televisioni. Quando capita di sentire qualcuno negare il cambiamento climatico, la frase “l’ha detto Franco Prodi” è un classico. Ma il fustigatore degli attivisti climatici, amico di quotidiani negazionisti come La Verità, ora deve fare i conti con la scritta “Retracted Article” (articolo ritirato) stampata su ogni pagina del suo studio senza scienza.