Dalle 12.36 come segnalato dall’Ingv in corso uno sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei, con l’evento maggiore registrato di magnitudo 3.6. In seguito all’evento la Sala situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio Nazionale della protezione civile. La scossa è stata avvertita dalla popolazione ma dalle prime verifiche al momento non sono stati segnalati danni.
Una nuova scossa di terremoto di magnitudo 3.6 è stata avvertita questa mattina a Napoli nell’area dei Campi Flegrei
“È stata forte. È durata diversi secondi. Ed è stata percepita in tutta la città. Magnitudo 3.6. Epicentro Solfatara, con profondità 1.9 km. Si è verificato alle ore 12:38. Sono in contatto con l’Osservatorio Vesuviano, la Prefettura, la Protezione Civile, ed i colleghi sindaci. È in corso un nuovo sciame sismico” ha scritto su Facebook il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione.
Il sindaco di Bacoli: “La situazione è costantemente monitorata. Dobbiamo imparare a convivere con il bradisismo”
“La situazione è costantemente monitorata – ha aggiunto il sindaco di Bacoli riferendosi allo sciamo sismico in corso nell’area dei Campi Flegrei -. Stiamo attraversando il territorio, e non si riscontrano danni a cose e persone. Ho attivato il Centro Operativo Comunale per ulteriori controlli sul territorio. Con la task force costituita da tecnici comunali e vigili urbani. Mi rendo conto che non è semplice. Ma dobbiamo imparare a convivere con il bradisismo. Informandoci continuamente”.
Il parere del vulcanologo tedesco: “Vesuvio e i Campi Flegrei maturi per un’eruzione”
Il Vesuvio e i Campi Flegrei sono “maturi per un’eruzione”, ha detto il vulcanologo tedesco del Centro di georicerca (Gfz) dell’Università di Potsdam, Thomas Walter. L’esperto, intervistato dal quotidiano Muenchner Merkur, ha spiegato che “al momento, il Vesuvio è tranquillo, mentre nei Campi Flegrei abbiamo tutti i segnali che il magma si sta muovendo”.
Walter ha ribadito che non è possibile affermare in quale direzione si stia muovendo la roccia fusa. “Sotto i Campi Flegrei e il Vesuvio, vi è una specie di serbatoio, a una profondità di circa otto o nove chilometri, dove si raccoglie nuovamente il magma in risalita” ha spiegato ancora l’esperto tedesco. La “grande domanda”, ha concluso Walter, è se il movimento proseguirà verso la superficie, ma, al momento, “nessuno può rispondere”.