Calderone smentita sulla laurea. Mentre si difende

Dal M5S al Pd le opposizioni chiedono alla ministra Bernini un’informativa urgente per fare chiarezza sulla laurea di Calderone.

Calderone smentita sulla laurea. Mentre si difende

Verrebbe quasi da compatirla. Rispondendo, nell’aula della Camera, a un’interrogazione del Pd e a una del M5S sulle notizie di stampa relative al conseguimento dei titoli di laurea triennale e magistrale presso l’Università Link Campus, la ministra del Lavoro, Marina Calderone, si difende dicendo che “tutti i titoli di studio oggetto delle insinuazioni sono pienamente legittimi e conformi alla normativa vigente, come certificato anche dall’istituto universitario”.

E che gli attacchi sono strumentali per colpire un esecutivo che vanta numeri record sull’occupazione. A parte che dice questo il giorno in cui l’Istat diffonde dati allarmanti sull’aumento delle persone a rischio povertà e sul numero crescente di working poor, la ministra viene smentita dallo stesso ministero dell’Università, come riporta il Fatto quotidiano e come le rammenta il dem Arturo Scotto.

Calderone smentita in Aula dal ministero dell’Università

“Pochi minuti fa è arrivata la risposta ufficiale del Ministero dell’Università che conferma come, al momento del conseguimento della laurea triennale della Calderone, l’Università Link non era riconosciuta in Italia e quindi i titoli della ministra non risultano nell’anagrafe degli studenti del Ministero dell’istruzione: Calderone non ha dunque conseguito nessun diploma triennale valido. La ministra non risponde alle domande che le poniamo, non ci spiega come si sia laureata all’Università Link, né delle le tasse pagate, né sulla validità del titolo di studio triennale. Preferisce fare quello che le fa più comodo: la vittima”, dice Scotto.

La richiesta di un’informativa urgente a Bernini

“Chiediamo un’informativa urgente alla ministra Bernini per fare piena luce sulla vicenda. È evidente come, al pari di altri suoi colleghi di Governo, Calderone non sia più credibile. Non solo per questa questione ma perché è totalmente inerte davanti ai problemi che attanagliano lavoratori, famiglie, imprese”, afferma la capogruppo del M5S in commissione Lavoro alla Camera, Valentina Barzotti.

“Siamo fanalino di coda del G20 sui salari e lei non dice una parola, se non per continuare ad esprimere contrarietà al salario minimo; abbiamo il record di poveri assoluti grazie alle scellerate politiche del Governo e lei, invece di chiedere scusa per il disastro sociale che ha combinato, continua ad attaccare con bufale di quart’ordine il Reddito di cittadinanza; muoiono sul lavoro 3 persone al giorno e lei se ne esce dicendo che c’è una diminuzione – falso, peraltro. Insomma: in questi due anni e mezzo Calderone ha fatto solo danni. La sua ‘laurea della domenica’ peggiora le cose. Per noi merita una sonora bocciatura, senza possibilità di appello”, dice Barzotti.