Calciopoli, ritorna l’incubo che ha fatto tremare e crollare parte del calcio italiano ben 17 anni fa. Nuovi dettagli verranno svelati dal programma di Rai 3 Report. Intanto, la nuova inchiesta che ha colpito il club bianconero va avanti.
Calciopoli, rivelazioni di Report a 17 anni di distanza dallo scandalo nel calcio italiano
Ritorna l’incubo di Calciopoli dopo 17 anni: Report annuncia nuovi dettagli sullo scandalo che ha colpito la Juventus e il calcio italiano con la puntata in programma lunedì 17 aprile. “Intercettazioni esclusive e rivelazioni dei protagonisti che raccontano una verità mai entrata nelle aule giudiziarie”. È questo il video trailer della puntata in agenda, in cui si rivela che verranno a galla segreti su “lingotti d’oro, opere d’arte e conti miliardari celati in paradisi fiscali”. Tra documenti e interviste, dalle anticipazioni sembrerebbe che ci siano in ballo notizie inedite sui tesori e sulla vita di Gianni Agnelli.
Sull’inchiesta plusvalenza la Juventus rischia ancora
Sull’inchiesta sportiva che ha colpito la Juventus, l’amministratore delegato bianconero, Maurizio Scanavino ha annunciato che il club si difenderà. “Vediamo cosa succede a partire dalla prima udienza che avremo il 19 aprile. Ovviamente speriamo per il meglio. C’è sicuramente fiducia, ci stiamo difendendo serenamente, poi aspetteremo i verdetti. Più di questo non possiamo fare”.
Tuttavia, la Juventus trema dopo aver ricevuto le notifiche dalla procura federale sulla chiusura delle indagini per le cosiddette ‘manovra stipendi, partnership e agenti’ che mettono sul piatto della bilancia anche la tanto temuta violazione del principio di lealtà sportiva (articolo 4.1). Ecco cosa dice l’articolo in questione e cosa rischia chi viole talune norme sportive. “I soggetti di cui all’art. 2 sono tenuti all’osservanza dello Statuto, del Codice, delle Norme Organizzative Interne Figc (Noif) nonché delle altre norme federali e osservano i principi della lealtà, della correttezza e della probità in ogni rapporto comunque riferibile all’attività sportiva. In caso di violazione degli obblighi previsti dal comma 1, si applicano le sanzioni di cui all’art. 8, comma 1, lettere a), b), c), g) e di cui all’art. 9, comma 1, lettere a), b), c), d), f), g), h). L’ignoranza dello Statuto, del Codice e delle altre norme federali non può essere invocata a nessun effetto. I comunicati ufficiali si considerano conosciuti a far data dalla loro pubblicazione”.
Secondo l’art. 8, cui si fa riferimento per la ricostruzione delle sanzioni, “le società che si rendono responsabili della violazione dello Statuto, del Codice, delle norme federali e di ogni altra disposizione loro applicabile, sono punibili con una o più delle seguenti sanzioni, commisurate alla natura e alla gravità dei fatti commessi: a) ammonizione; b) ammenda; c) ammenda con diffida; g) penalizzazione di uno o più punti in classifica; se la penalizzazione sul punteggio è inefficace in termini di afflittività nella stagione sportiva in corso è fatta scontare, in tutto o in parte, della stagione seguente”.