di Marco Castoro
Sono due i punti fondamentali da chiarire quando si è davanti all’ormai consueto tormentone estivo dei deferimenti relativi a presunte partite truccate. Il primo riguarda il fatto che in molti casi c’è un solo calciatore di una squadra nel mirino, accusato di aver organizzato combine durante una partita. Ma come può un solo giocatore essere all’altezza di pilotare le sorti di un intero match senza che nessun altro suo collega in campo non sia complice o a conoscenza della combine? A meno che il diretto interessato si produca in performance indifendibili come un rigore sbagliato o un’autorete clamorosa. Oppure nel caso si trattasse di un portiere di qualche papera fuori ordinanza. L’estremo difensore sì che da solo può determinare il risultato di una partita.
Il secondo punto in questione, che torna più che mai di attualità quando si parla di calcioscommesse, è la responsabilità oggettiva del club.
Una norma che andrebbe sicuramente cambiata perché ingiusta e incongruente. Semmai è la società che dovrebbe essere considerata parte lesa, perché la combine potrebbe danneggiarla.
E invece no. Basta che un tesserato venga preso con le mani nella marmellata ed ecco che subito il club viene penalizzato. È come se in una banca si scopre che il cassiere ruba e si penalizza pure l’istituto di credito. Se un’azienda qualunque ha un dipendente che commette un reato che fa? Lo licenzia in tronco. Se ci sono le condizioni, ovviamente. Ma non viene penalizzata perché non ha rispettato il codice deontologico. È chi non l’ha rispettato che va punito. A meno che non c’è una organizzazione interna a delinquere. Questa però è un’altra storia.
Mauri a giudizio per due gare
Fatte queste doverose premesse rieccoci davanti all’ennesimo filone del calcioscommesse. Questa volta a tremare sono tre società come Lazio, Genoa e Lecce che rischiano punti di penalizzazione a causa della responsabilità oggettiva. Il capitano della Lazio Stefano Mauri e l’allora genoano Omar Milanetto sono i due nomi più noti dell’inchiesta della procura di Cremona. Le partite incriminate sono Lazio-Genoa 4-2 del 14 maggio 2011 e Lecce-Lazio 2-4 del 22 maggio 2011. I deferimenti sono 11, ma a rischiare di più davanti alla commissione disciplinare nel processo che dovrebbe prendere il via il 24 luglio, sono la Lazio e il suo capitano Stefano Mauri (che fu addirittura arrestato). Il calciatore biancoceleste, infatti, è stato rinviato a giudizio per doppio illecito per entrambe le partite oltre che per la violazione dell’articolo 1, comma 1 (violazione dei principi di lealtà e correttezza) e dell’articolo 6, comma 1 (divieto di effettuare scommesse). Il procuratore federale Palazzi potrebbe chiedere tra i 4 e i 5 anni di squalifica. La Lazio potrebbe subire minimo 2 punti di penalizzazione (ne rischia da 4 a 6) in primo grado. Rischiano invece 2-3 punti il Genoa (per responsabilità dell’ex tesserato Milanetto, che potrebbe rimediare 3 anni e 6 mesi come tutti i deferiti per un singolo illecito) e il Lecce (che risponde per i tesserati Benassi, Ferrario e Rosati).
La Lazio rischia l’Europa League
In caso di penalizzazione la Lazio potrebbe rischiare anche la non partecipazione alla prossima Europa League, in quanto l’Uefa di Michel Platini ha dichiarato guerra alle società coinvolte in gare truccate: “Nei nostri statuti, nel regolamento disciplinare ed in quelli delle coppe europee è chiaramente stipulato che un club coinvolto in gare truccate non può partecipare alle competizioni continentali”. In particolare l’articolo 2 comma 04 del regolamento della Champions League recita: “Il club non deve essere stato implicato, direttamente o indirettamente in alcuna attività mirata ad alterare o influenzare il risultato di una gara a livello nazionale o internazionale”. Ma alla fine alla Lazio potrebbe bastare una deroga per essere iscritta alla competizione (ci sono i precedenti). In caso contrario si darebbe vita a un clamoroso retroscena: al posto della Lazio verrebbe ripescata la Roma, finalista di Coppa Italia e prima delle escluse dalle coppe europee nella classifica di campionato.