Sedici anni dopo la morte di Gabriele Sandri ucciso dall’agente Luigi Spaccarotella, l’area di servizio di Badia al Pino, vicino ad Arezzo, è stata nuovamente teatro di una battaglia tra tifoserie di calcio. Almeno trecento ultrà di Roma e Napoli ieri si sono dati appuntamento per un probabile regolamento di conti, con bastoni, fumogeni e sassaiole, che ha causato il blocco del traffico dell’A1 verso nord per 50 minuti.
Nella guerriglia è rimasto ferito un tifoso romanista che come fa sapere la Questura di Arezzo, è stato arrestato per rissa aggravata. Almeno ottanta ultrà sono già stati identificati e sono in corso le attività per individuare gli altri violenti anche grazie alle immagini delle telecamere.
Il comunicato sulla guerriglia tra tifoserie di calcio
“La polizia sta attivamente lavorando per arrivare ad identificare quanto prima i responsabili di un atto che ha messo in pericolo la sicurezza della circolazione e causato un enorme disagio in un’arteria fondamentale per la nostra viabilità” ha spiegato il procuratore di Arezzo Roberto Rossi.
“Autostrada chiusa e viaggiatori italiani bloccati? Paghino tutti i danni di tasca loro, e mai più allo stadio”, dice il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Per il responsabile dello Sport Andrea Abodi deve “pagare chi sbaglia e mi auguro succeda anche per i teppisti che si sono scontrati oggi sull’A1”.
Antiche ruggini
Una guerriglia che per gli inquirenti non è stata casuale ma premeditata e organizzata. Anzi il sospetto è che si tratti di antiche ruggini legate alla morte del tifoso napoletano Ciro Esposito per mano dell’ultrà giallorosso Daniele De Santis. Come ricostruito in una nota dalla Questura, gli scontri hanno avuto inizio dopo le 13:30.
In quel momento nell’autogrill c’erano 350 tifosi del Napoli ed erano appena sopraggiunti gli ultrà della Roma che “molto probabilmente avvisati della presenza dei napoletani hanno rallentato la marcia fino a fermarsi all’altezza dell’area di sosta mentre una parte della tifoseria del Napoli ha iniziato un fitto lancio di oggetti verso le autovetture sulla carreggiata”.
Nello scontro gran parte dei violenti avevano il volto coperto ed armati di bastoni, petardi e sassi. “Entrambi i gruppi in brevi attimi si sono spostati all’altezza dell’uscita dell’autogrill e sono entrati in contatto per pochi minuti”, ricostruisce ancora la Questura.
Dopo decine di minuti di follia, la polizia è riuscita ad allontanare le due tifoserie con i romanisti che “sono ripartiti, mentre quelli napoletani sono rimasti nell’area di servizio e successivamente scortati fino a Genova da personale delle forze di polizia”.