I cacciatori lombardi preparano le doppiette. Sulla scorta dei cugini trentini, infatti, i fan della caccia, intendono impallinare le prede grosse: lupi e orsi. Lo dice la mozione presentata lunedì in Consiglio regionale a prima firma Silvia Snider (Lega) per chiedere a Governo e Ue di allentare la normativa sulle specie protette. Leghisti e Fratelli d’Italia intendono ottenere il via libera da Bruxelles per sparare a lupi e orsi. Il motivo? Distruggerebbero gli alveari e l’anno scorso avrebbero ucciso anche un paio di pecore, un asino e una mucca. Tanto basta per dare il via libera alla strage delle due specie protette.
I cacciatori preparano le doppiette. In Lombardia i fan della caccia intendono impallinare le prede grosse, ma anche protette: lupi e orsi
“Nel territorio lombardo – ha detto Giacomo Zamperini di FdI – non è solo la presenza dei lupi a destare preoccupazione, ma anche quella degli orsi. Dal 2018 al 2023 sono stati segnalati 74 attacchi con danni per i quali Regione Lombardia ha corrisposto indennizzi di oltre 100 mila euro. Nella maggior parte dei casi, gli attacchi hanno interessato gli apiari, ma talvolta si sono verificate predazioni ad animali, come nel 2022 ai danni di due caprini, un bovino, due ovini nella Provincia di Brescia, e di un asino e sei tordi nella Provincia di Bergamo”.
Una “strage” che basta a Zamperini per chiedere lo sterminio. Sarebbe ridicolo, se non fosse che Zamperini è il coordinatore del gruppo di lavoro “Grandi carnivori” nella Commissione speciale Valorizzazione e tutela dei territori montani e di confine. “Il prossimo 13 marzo incontrerò il Ministro Pichetto Fratin per chiedere che, nel Consiglio Europeo ‘Ambiente’ del 25 marzo, l’Italia esprima una posizione favorevole al declassamento dello status di protezione del lupo”, ha aggiunto.
Al Pirellone Lega e FdI chiedono la deroga Ue Per impallinare le due specie protette come in Trentino
“Ricordo che, secondo ERSAF, – ha concluso – i lupi accertati nella nostra Regione superano abbondante il centinaio. Va enunciato un principio chiaro per il quale le attività rurali o quelle legate alla presenza dell’uomo, non debbono essere messe in pericolo dall’espansione di questi grandi carnivori”. Ciò che Zamperini dimentica è che il Pirelloneper il 2024 ha già stanziato 15 milioni per l’acquisto di recinzioni, di cani e sistemi di dissuasione acustici/luminosi. E che a questi fondi si aggiungono 200 mila euro del Progetto Attuativo ERSAF “Life Wolfalps EU”.
Brutte notizie quindi per il fronte animalista. Dalla Lombardia al Friuli, passando dal Veneto, Lega e FdI sono intenzionati a sfidare le normative europee su queste specie che del resto sono state introdotte dall’uomo anche per contrastare l’aumento vertiginoso di cervi, caprioli e soprattutto cinghiali. Sarà uno dei temi delle prossime europee nelle zone montane. Anche perché come è noto lupi e orsi non votano…