Sono passate, ormai, più di 48 ore dalla strage di Parigi per la quale il numero delle vittime ha superato le 130. Ma l’attenzione, oltreché sulla tragica conta dei morti, si sposta anche sulla caccia all’uomo: il ricercato numero 1 dalle polizie di tutta Europa è Salah Abdeslam, 26 anni, fratello del kamikaze Ibrahim e di Mohamed, arrestato a Bruxelles. Salah era sfuggito a un controllo degli agenti sabato mattina e si sospetta che possa essere l’ottavo uomo del commando che ha agito negli attentati. Gli investigatori non escludono che Salah Abdeslam si sia diretto verso un altro dei Paesi confinanti per trovare rifugio. Parliamo di Italia, Spagna e Germania. Il governo francese ha decretato lo stato di emergenza, che consente alla polizia di velocizzare le ricerche dei sospetti. Allerta massima anche da noi. Intanto la Francia reagisce, dentro i fuori i confini nazionali. Nella notte Raqqa è stata ripetutamente bombardata dai francesi in accordo con gli Usa. Ben 30 sarebbero stati i raid che hanno colpito punti nevralgici dell’organizzazione del Daesh e i campi di reclutamento. Continuano i blitz anche in terra francese. Nelle nelle prime ore del mattino a Tolosa, Grenoble e Lione alcune incursioni antiterrorismo hanno portato ad arresti e perquisizioni. “Oltre 150 perquisizioni”, ha detto il premier francese Manuel Valls, che hanno portato anche “a cinque fermi a Lione dopo il ritrovamento di armi e di un lanciarazzi”. Proseguono, dunque, le operazioni antiterrorismo che hanno coinvolto oltre 200 agenti: a Tolosa almeno tre persone sono state prese in custodia dopo una perquisizione condotta nella notte a Mirail nel quartiere dove viveva il terrorista franco-algerino Mohammed Merah, l’uomo che nel 2012 uccise tre soldati di origine maghrebina, oltre a tre bambini e un adulto nella scuola ebraica della città. Ma il premier Valls ha detto anche altro, aggiungendo come “il governo francese sapeva che si stavano preparando attacchi non solo in Francia ma in tutta Europa“. L’attacco di venerdì sera, ha proseguito Valls, è stato “pensato, pianificato, organizzato dalla Siria“. Una conferma, dunque, di quanto dichiarato dall’intelligence irachena, che alla vigilia degli attentati aveva avvertito i Paesi occidentali di un rischio imminente. In Regno Unito, invece, Cameron ha dichiarato che la polizia britannica “ha sventato sette attentati terroristici negli ultimi sei mesi”. E il governo di Londra, ha aggiunto, “sa che ci sono cellule terroristiche che organizzano attacchi dalla Siria“.
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20.30 – Fermato in Belgio, Mohamed Amri, l’artificiere che ha fabbricato le cinture esplosive usate dai terroristi durante gli attacchi di Parigi di venerdì.
19.45 – Allarme bomba all’università di Harvard negli Stati Uniti. Evacuati quattro edifici.
17.38 – Qui il video integrale dell’intervento di Hollande. Nel suo discorso, Hollande ha detto che la Francia è “in guerra” e che se resterà unita supererà anche questa sfida. Ha detto che per contrastare l’ISIS è necessaria la collaborazione della comunità internazionale, e ha annunciato che si incontrerà presto con il presidente statunitense Barack Obama e con quello russo Vladimir Putin. Ha chiesto al Parlamento, riunito a Versailles in seduta comune, di approvare l’estensione dello stato di emergenza in Francia per tre mesi e di modificare la Costituzione relativamente alla gestione dello stato di crisi.
16.45 – Due arresti a Bruxelles. Si tratta di due persone legate agli attentati di Parigi.
16.18 – La Seat ricercata è stata trovata a Parigi. Nessun transito in Italia.
16.14 – Il presidente francese Hollande interviene al Parlamento francese. E dopo un minuto di raccoglimento annuncia: “La Francia è in guerra“.
16.03 – Secondo quanto riferito da un portavoce del procuratore, citato dalla Bbc, un richiedente asilo algerino è stato arrestato in Germania. La settimana scorsa l’uomo avrebbe avvertito un gruppo di migranti su un imminente attacco a Parigi. L’uomo, che avrebbe 39 anni, è stato fermato in un centro per rifugiati nella città tedesca occidentale di Arnsberg, dopo che due uomini di origine siriana hanno contattato la polizia.
15.59 – Il vertice dell’Ucigos (Ufficio centrale per le investigazioni generali e per le operazioni speciali) “non risulta che la vettura sia entrata nel territorio italiano“. Ciononostante, secondo quanto si apprende, la polizia stradale ha intensificato i controlli al valico di confine con la Francia.
15.29 – Secondo quanto rivelato da SkyTg24, le ricerche della Seat Ibiza nera con a bordo Baptiste Burgy, 32 anni, sospettato di avere preso parte agli attentati di Parigi, si sono estese anche alle altre regioni del Nord, e non solo al Piemonte.
14.41 – La polizia stradale, secondo quanto riferito dall’Ansa, ha appena diramato le ricerche “a tutte le pattuglie in servizio sulle autostrade del Piemonte e sulla tangenziale di Torino” di una Seat Ibiza nera. A bordo un ragazzo francese di 32 anni, Baptiste Burgy. Le autorità francesi sospettano possa essere uno dei terroristi che hanno agito l’altra notte. Il sospettato, secondo quanto appreso, sarebbe entrato ieri in Italia passando dalla frontiera di Ventimiglia.
14.21 – Arrivano le conferme ufficiali circa la fine dell’operazione di polizia a Molenbeek: non ci sono stati arresti, ma solo un fermo. Il terrorista Salah Abdeslam sarebbe fuggito.
13.41 – Secondo quanto rivela Repubblica, l’auto sarebbe entrata in Italia: “Si prega di voler ricercare una autovettura Seat modello sconosciuto di colore nero, targa GUT 18053 con probabile ingresso a Ventimiglia. Possibile collegamento con gli attentati in Francia”. È questa la nota che il servizio di cooperazione internazionale di polizia ha inviato a tutti gli uffici competenti italiani.
13.37 – Il governo francese ha escluso un intervento militare delle proprie truppe di terra in Siria o in Iraq, ma non l’invio di forze speciali: è quanto riferisce il quotidiano francese Liberation, citando fonti del ministero della Difesa.
13.30 – Un arresto a Bruxelles. Si tratta di un uomo collegato alla strage di Parigi. Ma non è il fuggitivo del commando
12.59 – Una mappa realizzata da Le Figaro e poi ripresa anche dal Post, mostra le numerose operazioni di polizia condotte nelle ultime ore in Francia.
12.50 – Sparo a Bruxelles, nel luogo dove è in corso il blitz antiterrorismo della Polizia
12.37 – Secondo quanto rivelato da SkyTg24, nel blitz a Molenbeek, nella periferia di Bruxelles, ci sarebbe stato un arresto collegato al commando della strage del 13 novembre. Ma non sarebbe Salah Abdeslam.
12.33 – Lo Stato Islamico (Is), secondo quanto riferito dall’Osservatorio siriano per i diritti umani, Rami Abdel Rahman, all’agenzia di stampa Dpa, sta spostando i suoi miliziani e i civili dalla “capitale” jihadista Raqqa nel nord della Siria dopo gli attentati di venerdì.
12.24 – La Russia e l’Occidente “hanno capito la necessità di cooperare nella lotta al terrorismo internazionale” ma “un accordo è impossibile” perché l’Occidente è diviso nei suoi approcci alla lotta a questo fenomeno. Lo ha detto Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino, a margine del G20. Lo riporta Repubblica.
12.20 – Secondo un comunicato pubblicato sulle agenzie vicine all’Isis, i raid francesci di ieri notte avrebbero colpito zone deserte. Ovviamente, il governo francesce e quello statunitense dicono ben altro, parlando di annientamento di postazioni strategiche del Daesh.
12.15 – La foto, pubblicata da Le Monde, del minuto di silenzio davanti alla Moschea di Parigi.
12.14 – Giallo sull’arresto di Salah. I media continuano ad avvalorare la testi dell’arresto. Ma, per ora, la procura di Bruxelles smentisce.
12.01 – Secondo vari media belgi Salah Abdeslam, sarebbe stato arrestato a Molenbeek, nella periferia di Bruxelles. Ma non ci sono ancora notizie ufficiali.
12.00 – Tutta la Francia immobile e in silenzio, in ricordo delle vittime della strage del 13 novembre.
11.57 – Secondo fonti governative francesi, nel blitz a Molenbeek, ci sarebbe un arresto.
11.52 – A Molenbeek sono in corso perquisizioni casa per casa da parte dei corpi speciali della polizia e agenti dell’unità anti esplosivi.
11.48 – La polizia belga ha effettuato una nuova perquisizione oggi a Molenbeek, il quartiere di Bruxelles da cui provenivano diversi attentatori di Parigi. In particolare, la polizia ha assediato un’abitazione.
11.30 – La Procura di Parigi ha confermato che uno dei kamikaze dello Stade de France era transitato per la Grecia. Le sue impronte digitali erano state già prese in un controllo della polizia ellenica. Nessuna conferma, invece, sull’autenticità del passaporto siriano con cui era stato trovato.