A Berlino continua la caccia al terrorista, ritenuto responsabile dell’attentato di lunedì sera. Secondo i media tedeschi sarebbe un giovane tunisino. Ma non è certo se sia in fuga o si trovi nell’elenco dei feriti dopo lo schianto del camion contro i mercatini di Natale della capitale. Gli agenti di polizia stanno studiando le liste delle persone ricoverate in ospedale. Dopo l’errore del fermo di un innocente, il pachistano interrogato a lungo, gli inquirenti non possono concedersi altri errori. Intanto, l’Isis ha rivendicato l’attacco attraverso i suoi canali. L’attentato è avvenuto “per mano di uno dei nostri combattenti”, si legge si un sito vicino alla galassia jihadista.
La famiglia di Fabrizia Di Lorenzo, la 31 dispersa dalla sera dell’attentato, ha fatto sapere di essere rassegnata al peggio, anche se fino ai risultati degli esami sul dna resta un filo di speranza. “Ci siamo mossi coi nostri canali, ma da quanto mi dice mio figlio da Berlino, non dovrebbero esserci più dubbi. È lì con mia moglie in attesa del Dna, aspettiamo conferme, ma non mi illudo”, ha detto il padre man mano che le speranze si affievoliscono