Se non è rottura definitiva, poco ci manca. Sicuramente è una strategia per mettere Silvio Berlusconi alle corde. Comunque la si veda, però, quel che è certo è che Giorgia Meloni e Matteo Salvini hanno le idee ben chiare. Con la conseguenza che, nel centrodestra capitolino, il clima non può che surriscaldarsi. Nel giorno in cui il leader del Carroccio inaugura la sede elettorale della Lega Nord nella Capitale, infatti, arriva l’ennesima bordata a Silvio Berlusconi: “Siamo stufi delle beghe politiche. Noi, rispetto agli altri, il candidato ce l’abbiamo ben chiaro: è Giorgia Meloni”. La Lega Nord è in campo “per far arrivare Giorgia al ballottaggio” a Roma, ha detto il segretario, che vuole arrivare al Campidoglio “per fare pulizia”. Tanto basta per lanciare, ufficialmente, la raccolta firme per la presentazione delle liste, che comincerà nella prossima settimana.
Ma il leader del Carroccio è andato anche oltre. “A me di Bertolaso o del vice di Bertolaso interessa zero. C’è in ballo Roma. Io penso che Berlusconi abbia più di un barlume di lucidità. Penso che sia circondato da gente che pensa solo alla poltrona e che se si presentasse non prenderebbe nemmeno il voto di sua sorella”. Precisazioni anche sui simboli presenti. Comme confermato dallo stesso Salvini, infatti, il simbolo della Lega Nord sarà presente: “Io sono orgoglioso del simbolo del partito – ha chiarito ci metto la faccia”.
Il video di ieri, pubblicato da Salvini:
Ieri, intanto, Guido Bertolaso, candidato di Berlusconi al Campidoglio, ha ribadito la volontà di proseguire la corsa, suscitando la reazione di tanti. A cominciare dalla stessa Meloni, per la quale l’ultimatum a Berlusconi è bello che scaduto. E oggi, a Sky Tg24, la Meloni ha di nuovo ribadito la distanza con l’ex premier: “Ieri da Silvio Berlusconi mi sarei aspettata un guizzo, mi sarei aspettata che fosse venuto al Pincio”. Invece non è successo, come non ci sarà un incontro in giornata: un incontro con Silvio Berlusconi oggi “francamente non è in programma e non ne ho notizia”, ha precisato Meloni, sottolineando che “ora si può parlare di tutto, ma dopo apparentamenti non ne faccio”. “Io ho detto che siamo partiti e siamo in partita, arriveremo al ballottaggio in ogni caso”, ha detto trionfante Meloni.
BERTOLASO NON MOLLA – Nonostante la posizione di Lega e Fratelli d’Italia, Guido Bertolaso, forte del sostegno di Berlusconi, non arretra di un centimetro: “Se avessi solo la percezione che Berlusconi volesse staccare la spina, sarei il primo a ritirarmi. Ma non è cosi'” e quindi “io non rinuncio, io rilancio”. L’ha detto chiaramente, d’altronde, anche su twitter:
Quando i cittadini si rendono conto di chi sono e della mia esperienza mi dicono di non mollare.#ariachetira @Ariachetira
— Guido Bertolaso (@Bertolaso2016) 22 aprile 2016
E intanto pare profilarsi anche un’eventuale alleanza con Alfio Marchini. E a chi gli chiede se l’imprenditore in corsa per il Campidoglio sarà presente alla riunione operativa a Palazzo Grazioli risponde: “Io non so nulla. Mi occupo della parte tecnica. Di quella politica se ne occupa il presidente Berlusconi”.