La priorità per il governo riguarda gli stipendi, stando agli annunci della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Così nel 2024 per molti lavoratori dipendenti è atteso un aumento in busta paga derivante dal combinato della conferma del taglio del cuneo fiscale e dalla riforma delle aliquote Irpef.
Per il cuneo fiscale dovrebbe essere prorogato l’attuale sconto contributivo: un taglio di 7 punti per i redditi fino a 25mila euro e di 6 punti fino a 35mila. Per l’Irpef, invece, dovrebbero essere accorpati primo e secondo scaglione: l’aliquota del 23% verrebbe quindi estesa per i redditi fino a 28mila euro.
Questo si traduce in una busta paga più alta tra i 67 e i 120 euro, stando alle simulazioni effettuate dalla Fondazione nazionale dei commercialisti e riportate dal Sole 24 Ore. L’aumento si riduce a 22 euro al mese per i redditi sopra i 35mila euro che non usufruiscono del taglio del cuneo.
Busta paga più alta nel 2024, ecco di quanto: i calcoli
Partiamo dal primo scaglione Irpef attuale, quello fino a 15mila euro: il beneficio attuale, di 67 euro, non cambierebbe con la nuova Irpef. Le modifiche interverebbero sopra questa cifra. Per esempio a quota 20mila euro di reddito, il taglio del cuneo varrebbe non più 77, ma 84 euro mensili.
Passando ai 25mila euro di reddito, il beneficio crescerebbe da 96 a 112 euro. Stessa cifra per chi percepisce 30mila euro di reddito, ma in questo caso l’aumento sarebbe maggiore, partendo dai 90 euro attuali (sopra i 25mila euro, ricordiamo, il taglio del cuneo fiscale scende di un punto percentuale).
Raggiungendo i 35mila euro, il beneficio salirebbe da 99 a 120 euro. Si arriva così alle cifre superiori ai 35mila euro di reddito, quelle per cui non si applica il taglio del cuneo: con la nuova Irpef si avrebbe comunque un vantaggio corrispondente a 22 euro mensili in più in busta paga.