Bullismo nella scuola: i nuovi dati aggiornati riferiscono di una presenza costante di forme di violenza in ambito scolastico. Con la ripresa della scuola, si ritorna a parlare di questa tematica che purtroppo si arricchisce anche di nuove emergenze.
Bullismo nella scuola, le violenze aumentano
Con la ripresa della scuola, si torna a parlare purtroppo di bullismo tra gli adolescenti. Le aeree dove si registrano di più le violenze psicofisiche sono quelle che riguardano l’aspetto, l’identità sessuale, l’etnia o l’origine.
Una ragazza su tre è vittima del body shaming
L’atteggiamento più in voga tra i bulli è il cosiddetto “body shaming” che punta i difetti fisici o, peggio ancora, eventuali disabilità. In questo, il “genere” condiziona molto gli attacchi. Le femmine, ad esempio, sono molto più esposte al “body shaming” rispetto ai maschi: circa 1 ragazza su 3 è stata recentemente colpita da questo tipo di attacchi, mentre tra i ragazzi la frequenza scende a 1 su 6.
Inoltre, in ambito digitale, si sono diffuse nuove forme di violenza. Una di queste viene chiamata “orbiting”, ovvero la pratica che vede una sorta di controllo esterno sui propri canali social da parte di un ex partner – senza alcuna comunicazione diretta ma limitandosi a commentare o lasciare reactions – dopo la conclusione della relazione sentimentale.
Un ragazzo su cinque ne è vittima
I dati aggiornati delle violenza nelle scuola sono riportati dal nuovo Osservatorio “Bullismo e Cyberbullismo”, condotto da Skuola.net in collaborazione con Citroën Italia. La ricerca, che ha coinvolto oltre 3.000 ragazze e ragazzi tra gli 11 e i 19 anni, è nata nell’ambito del progetto Rispettami. I risultati evidenziano ancora forme di violenze tra gli adolescenti: 1 alunno su 5 racconta di aver subìto almeno una delle tante forme di bullismo. In base alle storie dei ragazzi, il 13% degli adolescenti intervistati ha “denunciato” di essere stato vittima di episodi occasionali, mentre per il 7% si è trattato di vessazioni sistematiche.
“I nostri adolescenti, anche dopo l’esperienza della pandemia, continuano a essere piagati dal bullismo. La scuola, luogo dove nascono tante relazioni tra pari, è sicuramente uno degli ambienti in cui è più probabile che nascano questi fenomeni. Ma è lo stesso in cui possono essere debellati, purché studenti e docenti ricevano una costante formazione in tal senso”, così Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net.
“Può apparire inconsueto che un marchio automobilistico si rivolga direttamente ai giovani studenti, ma noi di Citroën Italia lo abbiamo voluto fare: abbiamo voluto essere coerenti con i nostri valori, di un Brand vicino alle persone e, ancor di più, di un Brand che guarda alle persone come fonte di ispirazione per i propri progetti. E con il lancio di Citroën AMI-100% ëlectric, veicolo che può essere guidato a partire dai 14 anni, il mondo dei più giovani è diventato a noi ancora più caro”, così Marco Antonini, Brand Manager di Citroën Italia.
“La pandemia non ci ha riconsegnato versioni migliori di noi stessi, come molti auspicavano. I nostri adolescenti continuano a essere piagati dal bullismo che sì, è sempre esistito, ma che attraverso la dimensione digitale, in cui noi tutti siamo immersi, riesce a essere ancora più “efficace”.
La scuola, luogo dove nascono tante relazioni tra pari, è sicuramente uno degli ambienti in cui è più probabile che nascano questi fenomeni. Ma è lo stesso in cui possono essere debellati, purché studenti e docenti ricevano una costante formazione in tal senso”, così Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net.
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