Seppur con qualche resistenza, alla fine è arrivato il via libera a maggioranza al Budget 2020 da parte del consiglio di amministrazione della Rai. Una riunione largamente attesa in cui, tra le altre cose, è stato approvato anche il piano triennale di prevenzione della corruzione 2020-2022. Stando a quanto trapela da fonti ben informate, a favore hanno votato l’amministratore delegato Fabrizio Salini e i consiglieri Beatrice Coletti, Rodolfo Laganà e Giampaolo Rossi. Ad astenersi, invece, sono stati Rita Borioni, Igor De Biasio e il presidente Marcello Foa, che avrebbe preferito il rinvio dell’approvazione alla prossima seduta già programmata per il 14 ma che ieri è stata rinviata al 21 febbraio per l’indisponibilità di un consigliere. Una riunione, la prossima, che si preannuncia di fuoco perché, con ogni probabilità, sarà affrontato il nodo delle nomine ai Tg.
Per questo nelle prossime settimane l’ad lavorerà a un pacchetto di nomi in grado di trovare in cda il sostegno di una maggioranza che rispecchi quella di governo, come chiestogli dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri nel faccia a faccia di qualche giorno fa. Un incontro in cui a Salini è stata sollecitata una svolta con cui cestinare la corrente sovranista della Rai, ritenuta non soddisfacente sotto il profilo dei risultati. Per il 26 febbraio, invece, è in calendario una riunione non formale del consiglio d’amministrazione, con il collegio sindacale e con tutti i direttori, nella quale l’amministratore delegato farà il punto in dettaglio sulla road map per la realizzazione del piano industriale.
Secondo quanto illustrato oggi da Salini, come fanno sapere da Viale Mazzini, la gestione per l’esercizio 2020 risulta significativamente condizionata dai maggiori oneri per i cosiddetti grandi eventi sportivi, tradotto gli Europei di calcio e le Olimpiadi estive di Tokyo, e dai costi incrementali legati ai nuovi obblighi del Contratto di servizio 2020-2022. In tale contesto il Budget 2020 individua una serie di interventi selettivi di contenimento dei costi e sconta i benefici dovuti alla graduale implementazione del Piano industriale 2019-2021. A parità di perimetro rispetto al 2019, i costi esterni di budget si riducono di circa 50 milioni. Il risultato in perdita prospettato nel Budget 2020, valutato congiuntamente con la più aggiornata stima di chiusura dell’esercizio 2019 che delinea un risultato in pareggio, definisce un quadro economico allineato agli obiettivi individuati nel Piano industriale.
La posizione finanziaria netta 2020 è stimata in leggero miglioramento rispetto al Piano. In questo quadro, a testimonianza dell’impegno per la realizzazione del progetto, Salini ha annunciato in consiglio che al posto di Pietro Gaffuri, che ha accettato gli incentivi per l’uscita dall’azienda, il ruolo di Transformation Officer viene affidato ad interim al direttore generale Alberto Matassino. Per concludere, nella riunione del cda sarebbe stato affrontato anche il tema della presenza tra i big di Sanremo di Junior Cally, ossia il rapper finito al centro delle polemiche per un brano del 2017, intitolato “Strega”, ritenuto violento e contro le donne. Non sarebbe emerso un orientamento contrario alla sua partecipazione, ma il presidente Foa avrebbe ribadito la sua contrarietà alla partecipazione in quanto “eticamente inaccettabile”.