Flavio Briatore respinge le accuse di abusi edilizi a Otranto per la costruzione del Twiga Beach, il nuovo club esclusivo in Salento che aprirà all’inizio dell’estate. La Procura di Lecce vuole vederci chiaro in un quadro di controlli della Guardia Costiera in quel tratto di costa. “Non succede niente ci sono semplicemente dei controlli come è giusto che sia. Siamo in regola con le autorizzazioni, ma se ne occupano i miei soci”, ha spiegato Briatore in un’intervista a La Stampa. Il pubblico ministero, Antonio Negro, vuole comunque verificare se risulta tutto in ordine.
Ma l’imprenditore non ha rinunciato ai toni polemici, accusando l’immobilismo italiano: “Ma è possibile che ogni volta che si cerca di fare una cosa bella in Italia dobbiamo creare delle polemiche? Cosa vogliamo fare? Rimanere immobili? Oppure lasciare il nostro magnifico paese in balia del turismo con il sacco a pelo? Ma vi rendete conto che con 7mila chilometri di costa non abbiamo una catena alberghiera? Solo catene straniere”. Peraltro si è soffermato anche sulla questione dell’occupazione: secondo quanto ha riferito saranno assunte circa 70 persone seguendo criteri di meritocrazia. A favore di Briatore gioca in altro fattore: il Twiga Beach ha ottenuto nei mesi scorsi l’autorizzazione paesaggistica e dalla Sovrintendenza non c’è stato alcun parere negativo rispetto alla costruzione del club.