“I 27 leader Ue hanno dato il via libera politico all’Accordo di divorzio” dal Regno Unito “e alla Dichiarazione politica congiunta” sulle relazioni future. E’ quanto ha detto il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk su Twitter.
L’addio della Gran Bretagna “mostra che l’Ue ha bisogno di una rifondazione in profondità su cui stiamo lavorando e su cui dobbiamo continuare a lavorare”, e che “ha una parte di fragilità, è perfettibile e da migliorare”, ha commentato il presidente francese Emmanuel Macron al suo arrivo al vertice Ue sulla Brexit, affermando che questo “deve marcare l’unità e la responsabilità in un momento grave” davanti “alla scelta di un popolo sovrano”. L’intesa sul tavolo, che tutela gli interessi francesi, “è un buon accordo, lo sostengo”.
I 27 leader Ue hanno adottato il testo di conclusioni del vertice sulla Brexit, in cui si invitano “Commissione, Parlamento europeo e Consiglio, a fare i passi necessari per garantire che l’accordo possa entrare in vigore il 30 marzo 2019, in modo da assicurare un recesso ordinato” del Regno Unito. Si legge sull’account Twitter di Preben Aamann, portavoce del presidente del Consiglio europeo Tusk.
In una lettera alla nazione, pubblicata oggi, la premier britannica Theresa May chiede il sostegno del suo popolo al suo accordo con l’Unione europea sulla Brexit, affermando che si tratta di un’intesa che permetterà al Regno Unito un “più luminoso futuro”. Quando la Gran Bretagna lascerà l’Ue, scrive la premier, il Paese vivrà “un momento di rinnovamento e riconciliazione” e l’inizio di “un nuovo capitolo nella nostra vita nazionale”. Un momento, continua la premier, che “deve segnare il punto in cui mettiamo da parte per sempre le etichette di ‘uscire’ e ‘rimanere’, e torniamo ad essere di nuovo un solo popolo”. Ma “per fare questo – sottolinea Theresa May – abbiamo bisogno di andare avanti con la Brexit ora, sostenendo questo accordo”. “Con la Brexit conclusa”, sottolinea inoltre la premier, il governo sarà poi in grado di concentrarsi su questioni come l’economia, il sistema sanitario nazionale e la costruzione di case.