Il sorriso di David Cameron delle 23 alla diffusione dei primi opionion poll sulla Brexit si è trasformato di minuto in minuto in un pianto. Alla fine il risultato è di quelli clamorosi: sì all’uscita dall’Europa con il 52% dei voti. I primi ad annunciare la vittoria dei Leave sono stati i giornalisti della Bbc. Da oggi cambia il futuro dell’Europa e della Gran Bretagna.
La sorpresa si è materializzata nella notte perché i primi opinion poll di YouGovdavano davano per certa la vittoria del ‘No’ all’uscita (Remain) con il 52%, mentre i ‘Sì’, cioè i voti a favore dell’uscita dalla Ue (Leave), al 48 per cento. Dati che avevano fatto esultare Cameron. Che ora starebbe valutando le dimissioni chieste da più parti subito dopo il certificarsi della sconfitta. Nigel Farage, leader del partito anti euro, Ukip, e che in un primo momento aveva riconosciuto la sconfitta, adesso esulta per l’inversione di tendenza cominciata con il risultato di Newcastle, dove il fronte pro-Ue ha raggiunto solo il 50,7%, contro il 49,3% del Leave. A Sunderland vittoria del Leave con il 61,3% delle preferenze, contro il 38,7% dei Remain. Adesso si prevedono giorni drammatici per tutti i mercati finanziari. L’affluenza si è attestata intorno al 72,1 per cento. Il picco a Gibilterra, con l’84%. Dove ha vinto il Remain con il 95,4 per cento. Non è bastato a evitare un risultato che cambia il corso della storia.
Un risultato così, però, riposta Londra al centro. Il salasso sui mercati durerà per qualche giorno, ma grazie alla sterlina e l’economia inglese la situazione dovrebbe tornare presto nella normalità. Un segnale forte che deve far riflettere su questa Europa dove soffia forte il vento dell’euroscetticismo.