“Dobbiamo partire subito perché se dobbiamo attendere la conta dei danni ci attiveremo almeno tra due mesi. Abbiamo una sofferenza in tutta Italia, ma in questo territorio è molto più pesante”. E’ quanto detto a Belluno il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, all’incontrando il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, al termine del sopralluogo sulle zone colpite dal maltempo. “La situazione – ha aggiunto Borrelli- è pesante, apocalittica, strade devastate, tralicci piegati come fuscelli”. “Ci sono frazioni e comuni ancora isolati” ha aggiunto Borrelli sottolineando di essere “stato in costante contatto con il presidente del Consiglio dei ministri e con il sottosegretario Giorgetti”.
“Abbiamo registrato venti fino a 180 km orari nelle valli – ha aggiunto il capo della Protezione civile – e dunque la devastazione è stata simile a quella della Liguria. Chiederemo la dichiarazione dello stato di emergenza per le prime risorse. Poi normative ed ordinanze per la gestione dei detriti e gestione delle procedure di appalto per i lavori di ripristino. Dopo agosto il coordinamento nazionale della protezione Civile si è riunito per modificare il codice degli appalti. Avevamo auspicato delle norme da impiegare nell’emergenza.