Il corpo diventa un nemico. Le immagini nello specchio sono distorte. Ed essere magri diventa un’ossessione. I disturbi alimentari si manifestano in età adulta ma colpiscono già all’età di 8 anni, e spesso rimangono nascosti per decenni. I disturbi dell’alimentazione, anoressia e bulimia in testa, riguardano più di tre milioni di italiani. Nel 2016 il numero delle vittime per cause collegate ai disturbi alimentari sono state oltre tremila. Tra gli adolescenti anoressia e bulimia sono la seconda causa di morte dopo gli incidenti stradali. Ma oggi si può fare molto per prevenirle, anticipare la diagnosi e migliorare gli interventi di cura. Secondo una recente indagine della Società Italiana di Pediatria (Sip), il 28% di un campione di 10 mila adolescenti esaminato si vede in sovrappeso, ma solo l’11,7% lo è effettivamente secondo le valutazioni del pediatra.
Immagini distorte – Un’immagine distorta del proprio aspetto fisico, ma anche difficoltà relazionali ed aspettative estetiche sempre più alte contribuiscono a porre le basi di questo problema. Bambini, ragazzi e adulti che non accettano il proprio corpo. Molte le giovani anoressiche che si guardano allo specchio con spietatezza. Si vedono grasse, anche quando la loro magrezza eccessiva mette a rischio la loro vita. La paura di crescere chiuse in un corpo che appare non adeguato, anche se è giovane e perfetto. Il timore del mondo, di non essere più amati incondizionatamente sono il filo conduttore di queste patologie. Dimagrimento e distacco dagli amici possono rivelare una tendenza all’anoressia-bulimia. è molto importante in questa fase l’aiuto della famiglia, della scuola, ma soprattutto dai coetanei. Secondo Antonio Ciocca, già responsabile dell’Unità dei disturbi del comportamento del Policlinico Gemelli, che per anni ha studiato per anni queste patologie molti aspetti dei disturbi alimentari sono ancora incerti e quindi le indicazioni terapeutiche rimangono quindi sostanzialmente empiriche. Tanto che sempre di più sta diventando un problema anche negli adulti.
Terapia tempestiva – Alcuni comportamenti sono sostenuti da una cultura che sembra approvare un’attenzione alla linea o alla dieta e che sembra sostenere l’autostima di chi persegue obiettivi di controllo del peso. Abitudini alimentari gravemente disequilibrate possono portare conseguenze fisiche a lungo termine, quali problemi gastrointestinali, problemi di motilità, osteoporosi, facendo provare un senso di irreparabile perdita per le opportunità di cura mancate. Anche per questo motivo, per i disturbi del comportamento alimentare, in qualunque fascia di età emergano, è molto importante un’attività di prevenzione e una terapia tempestiva, che impedisca al disturbo di cronicizzarsi con conseguenti ricadute sulle altre funzioni corporee. Il trattamento dei pazienti adulti ricalca quello dei giovani, e si basa su terapie nutrizionali e psichiatriche.