Bonus Tari 2023: visti gli aumenti sono in programma degli sconti sulla tassa della spazzatura. Dopo le proteste di molte associazioni di categorie, ecco a chi è rivolto il contributo.
Bonus Tari 2023: a chi è rivolto
Continuano ad essere annunciati sempre nuovi bonus. Questa volta tocca alla Tari, la tassa della spazzatura. Il contributo economico è rivolto al nucleo familiari che ha un Isee che non supera gli 8.265 euro. In molte città d’Italia, la tassa ha fatto registrare una maggiorazione importante. Tra le città meno costose ci sono invece Belluno, con 169 euro l’anno a famiglia, e Novara con 174 euro. Mentre i Comuni più costosi sono Pisa con 519 euro medi l’anno a famiglia. Seguono Brindisi, dove si versano 518 euro, e Genova 489 euro. A causa degli aumenti ci sono state le proteste di Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e Cna.
Polemiche anche nella regione Lazio. “Èdi 359 euro la tassa per i rifiuti pagata in media nel 2023 da una famiglia residente nel Lazio, rispetto ai 320 euro della media nazionale, con alcune variazioni fra i singoli capoluoghi di provincia: si va dai 302 euro di Frosinone ai 460 euro di Latina dove la spesa media a famiglia, rispetto al 2022, è aumentata di oltre il 30%. Nel Lazio, rispetto al 2022, dove la Tari arrivava a 332 euro, si osserva quindi una variazione media di spesa con un aumento del 8,1%”, sono i dati emersi dalla annuale rilevazione dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva.
Requisiti e come funziona
In realtà il contributo viene scalato dalla tassa e ogni Comune decide l’entità dello sconto sulla Tari. Dunque, non c’è necessità di fare alcuna domanda ma basta presentare l’Isee e da quello viene calcolato se spetta o meno lo sconto.