Bonus mobilità 2022: ci sono importanti novità per accedere e ricevere l’agevolazione in forma di credito d’imposta. Basta seguire le indicazione fornite dall’Agenzia delle Entrate.
Bonus mobilità 2022: come richiederlo e quando arriva?
Ci sono novità importanti per il bonus mobilità: la prima è la proroga della scadenza nel presentare la domanda fino al 13 maggio 2022 e poi l’allargamento della possibilità di utilizzare il credito d’imposta anche per gli abbonamenti dei mezzi pubblici.
Per richiedere il bonus è necessario andare sul sito dell’Agenzia delle Entrate e seguire le indicazioni: Nella domanda va indicato:
- il codice fiscale del beneficiario;
- l’eventuale rappresentante firmatario dell’istanza del minore/interdetto;
- l’importo delle spese sostenute tra il 1° agosto al 31 dicembre 2020.
Nel comunicato dell’Agenzia delle Entrate si legge: “Entro 10 giorni dalla scadenza del termine di presentazione dell’istanza sarà resa nota la percentuale di credito d’imposta spettante a ciascun soggetto richiedente, sulla base delle richieste ricevute e tenuto conto del limite di spesa di 5 milioni”.
Tutti i requisiti
Le spese oggetto dell’agevolazione dovevano essere state effettuate entro il 31 dicembre 2020. Questo è uno degli importanti requisiti previsti per accedere al bonus mobilità. Inoltre precisa sempre l’Agenzia delle Entrate: “Si tratta di un credito d’imposta, nella misura massima di 750 euro, riconosciuto alle persone fisiche che, dal 1° agosto 2020 al 31 dicembre 2020, hanno sostenuto spese per l’acquisto di biciclette, monopattini elettrici, e-bike, abbonamenti al trasporto pubblico, servizi di mobilità elettrica in condivisione (sharing) o sostenibile”.
Ancora: “Per accedere all’agevolazione, nel limite complessivo di spesa di 5 milioni di euro, è necessario aver consegnato per la rottamazione, nello stesso periodo, contestualmente all’acquisto di un veicolo, anche usato, con emissioni di CO2 comprese tra 0 e 110 g/km, un secondo veicolo di categoria M1 rientrante tra quelli previsti dalla normativa in materia (art. 1, comma 1032 della legge n. 145/2018)”.
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