Una decisione arriverà nei prossimi giorni. Il bonus benzina di cui si parla da settimane potrebbe prendere forma. O potrebbe saltare per essere sostituto da un’altra misura, magari anche un ritorno del taglio delle accise.
I rincari sul prezzo del carburante continuano e allora sembra inevitabile un intervento usando l’extragettito dell’Iva derivante dalla benzina, che può valere tra 1 e 2 miliardi di euro.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, punta su un bonus per le famiglie con i redditi bassi. Ma nel governo non ne sono ancora convinti tutti e c’è chi preferisce invece un taglio lineare, come fatto da Mario Draghi con la riduzione delle accise sui carburanti.
Una soluzione del genere permetterebbe di intervenire anche contro il rischio di nuovi aumenti sui prezzi delle merci, a causa di trasporti più cari. Già nel prossimo Consiglio dei ministri, comunque, si dovrebbe discutere del tema, come ha assicurato Urso in un’intervista a la Repubblica.
Il prezzo della benzina
Il prezzo dei carburanti, intanto, continua a salire. Lo dimostra anche l’ultima rilevazione quotidiana diffusa dal Mimit: in modalità self il costo della benzina in autostrada è salito a 2,038 euro al litro, mentre per il diesel sono stati raggiunti gli 1,969 euro. Al di fuori delle autostrade il livello più alto si tocca a Bolzano, dove è stata superata per la benzina la soglia psicologica dei 2 euro al litro. Il prezzo medio si attesta a 1,976 per la benzina e a 1,889 per il diesel, come mostrano le elaborazioni di Quotidiano Energia.
Bonus carburante o taglio delle accise: cosa farà il governo?
La prima ipotesi in campo, quindi, è quella del bonus benzina da 150 euro. Andrebbe solo alle famiglie meno abbienti e questo vorrebbe dire predisporre una nuova Social card, che vuol dire anche nuova burocrazia e complicazioni.
Un taglio lineare sarebbe più semplice, ma il rischio è che sia troppo costoso o che i suoi effetti siano molto ridotti. In questo caso, però, il vantaggio sarebbe di applicare lo sconto direttamente al distributore per tutti gli automobilisti, senza vincoli e aiutando così anche il settore dei trasporti e delle merci.
Se si decidesse di optare per questa ipotesi si potrebbe tornare al meccanismo dell’accisa mobile, con lo Stato che rinuncerebbe a parte degli incassi derivanti dalle accise quando si supera la soglia dei 2 euro al litro in modalità self al di fuori delle autostrade. Tra bonus e taglio delle accise, quindi, il governo qualcosa farà, ma ancora non è chiaro cosa e da quando.