Proprio mentre il leader della Lega, Matteo Salvini, lancia loro un altro appello, i grillini ribadiscono che il tempo è scaduto e che adesso l’unico scenario possibile è il ritorno al voto. “Noi abbiamo impiegato due mesi per cercare un dibattito, è evidente che nessuno voleva perdere tempo”, ha detto Alfonso Bonafede, braccio destro di Luigi Di Maio, a 24 Mattino su Radio 24. Matteo Renzi ha “chiuso ogni possibilità di dialogo contraddicendo quello che ha detto Martina”. Dunque anche se domani il segretario reggente dem dovesse ottenere la fiducia per un mandato a trattare, “ipotesi da non prendere in considerazione visto che Renzi è stato chiarissimo”, per i grillini “è finito il tempo”, ha chiarito il deputato dei 5S.
“Siamo stati dietro ai se e ai forse – ha rivendicato Bonafede –, ora è finito il tempo. Visto che Lega e Pd pensano solo al loro orticello, si vada al voto”, senza passare da un Governo che riscriva la legge elettorale, “visto che non ci sono i presupposti per cambiarla”. Tornare alle urne subito, per l’esponente grillino, darebbe luogo a un “vero e proprio ballottaggio tra Lega e 5S”.
“Salvini mette un due picche in spiaggia, fa anche ridere se vogliamo – ha proseguito Bonafede – ma tutti i cittadini hanno chiesto un Governo di cambiamento e noi siamo stati l’unica forza politica a rispondere a questo appello”.
E ancora: “Noi ci siamo trovati di fronte, da una parte, a Salvini che decide di non lasciare Silvio Berlusconi, dall’altro al Pd dove è evidente che qualsiasi dibattito, ammesso ci fosse, si sia chiuso domenica sera con Renzi che, in preda a un delirio di egocentrismo che poi è la sua condizione naturale, è andato a chiudere tutte le porte”. Bonafede ha puntualizzato che il dialogo con i dem “non era finalizzato a dire ‘facciamo un Governo insieme’, ma a individuare dei punti di programma da realizzare” sulla base di un contratto alla tedesca, “scrivendo modalità e tempi per raggiungere tali obiettivi”.