I bombardamenti russi hanno colpito un edificio del Comitato internazionale della Croce Rossa a Mariupol. A riferirlo su Telegram è l’incaricata dei diritti umani presso il Parlamento ucraino, Lioudmyla Denisova. “L’aviazione nemica e l’artiglieria hanno fatto fuoco su un edificio segnato con una croce rossa su uno sfondo piano, che indica la presenza di persone ferite o civili e materiale umanitarie”, aggiunge Denisova. (qui tutti gli articoli sulla guerra in Ucraina)
Bombardamento Mariupol, l’edificio colpito ospitava un magazzino del Comitato internazionale della Croce Rossa
“Questo è un altro crimine di guerra dell’esercito russo sulla base dello Statuto di Roma per la Corte penale internazionale ed una enorme violazione della convenzione di Ginevra – ha detto ancora Denisova – finora gli unici che avevano bombardato edifici e veicoli con la Croce Rossa sono stati le truppe della Germania di Hitler. Chiedo alla comunità mondiale di condannare queste azioni barbariche di un Paese occupante che bombarda un edificio della Croce Rossa e prendere misure per mettere fine a questa sanguinosa guerra in Ucraina al più presto possibile”.
La notizia è stata confermata anche dalla stessa Croce Rossa Internazionale. “Possiamo confermare che le immagini che circolano mostrano il magazzino della Croce Rossa” ha confermato un portavoce al Guardian. “Non abbiamo una squadra sul campo a Mariupol – ha spiegato -, quindi non abbiamo altre informazioni, anche su potenziali vittime o danni. Possiamo anche confermare di aver già distribuito tutti gli aiuti in magazzino”.
Bombardamento Mariupol, colpito anche l’ufficio distaccato di Mariupol della missione consultiva dell’Ue
I russi, secondo quanto hanno riferito le autorità ucraine, avrebbero colpito anche l’ufficio distaccato di Mariupol della missione consultiva dell’Ue in Ucraina. “L’ufficio e le attrezzature dell’Euam hanno subito gravi danni. Nessun membro della missione o appaltatore è rimasto ferito”, scrive il Servizio per l’azione esterna Ue.
“Condanniamo fermamente questi attacchi – scrive l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell -, così come qualsiasi attacco contro i civili e le infrastrutture civili. Chiediamo alla Russia di cessare immediatamente la sua offensiva militare e di ritirare incondizionatamente tutte le forze e l’equipaggiamento militare dall’intero territorio dell’Ucraina, come richiesto dalle risoluzioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e ordinato dalla Corte Internazionale di Giustizia”.
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, come annunciato in mattinata, ha avuto oggi pomeriggio un colloquio telefonico con il presidente russo Vladimir Putin. La telefonata, secondo quanto si è appreso, è durata poco meno di un’ora.