Le bollette del gas tornano a salire. Non per l’aumento dei prezzi, che sono sostanzialmente stabili, ma per la scadenza dell’Iva ridotta al 5%. Dal primo gennaio 2024, infatti, torna l’aliquota ordinaria per il gas, al posto di quella ridotta al 5%.
Il regime agevolato terminerà il 31 dicembre, salvo proroghe dell’ultima ora che, per il momento, non sono state annunciate. L’Iva era stata ridotta dopo gli aumenti del prezzo del gas nel 2022, con il governo che aveva deciso di abbassarla dal 22% al 5% sul gas per gli usi civili e poi anche sul teleriscaldamento.
Bollette del gas più alte, finita l’era dell’Iva agevolata
Per ora il governo non ha annunciato il rinnovo dell’Iva agevolata sul gas, il che vuol dire che per le bollette si torna alla normalità e quindi a costi più alti. Anche se resta ancora qualche possibilità legata al Milleproroghe, che potrebbe far slittare il termine, anche se per il momento non se ne parla.
Se non cambiasse nulla, dal primo gennaio si tornerebbe all’aliquota più alta: l’Iva sul gas per usi civili verrebbe riportata al 10% solo per i primi 480 metri cubi all’anno, per poi salire al 22%. Che la proroga sia difficile lo dice anche un altro dato, quello sulla spesa del governo per questa misura: nell’ultimo trimestre del 2023 sono stati stanziati, per soli tre mesi, 670 milioni di euro.
L’allarme ora viene lanciato dai condomini che avevano previsto, nei bilanci preventivi, spese molto più basse per il gas considerando il prezzo stabile e la conferma dell’aliquota ridotta al 5%. Gli amministratori contavano sulla proroga, ma è invece probabile che alla fine la spesa sarà maggiore nel 2024, con necessità di conguagli per coprire le bollette più alte.