Via libera notturno al decreto Energia in commissione alla Camera, con il conferimento del mandato ai relatori. Il provvedimento è passato poi nel primo pomeriggio all’esame dell’Aula di Montecitorio, con il governo che ha posto la questione di fiducia. Ma la nottata è stata molto movimentata, con i gruppi di opposizione che hanno abbandonato i lavori per protesta.
Il governatore Schifani nominato commissario in Sicilia. Potrà autorizzare gli impianti. Insorge l’opposizione
Parlano di blitz notturno i deputati del Movimento 5 Stelle, soprattutto in riferimento all’emendamento dei relatori sulla gestione dei rifiuti in Sicilia: per i pentastellati si è trattato di una “palese forzatura della maggioranza”, stesso concetto espresso anche dal capogruppo Pd in commissione Attività produttive, Vinicio Peluffo, che parla di “una grave scorrettezza da parte dei presidenti delle commissioni” e di una “forzatura” in riferimento al conferimento dei “poteri commissariali sulla gestione del ciclo dei rifiuti al presidente della Regione Sicilia”.
Con il via libera al decreto Energia in Commissione finiscono sui termovalorizzatori altri 800 milioni
Questo è il punto ritenuto più critico dalle opposizioni, in quanto i poteri commissariali conferiti a Renato Schifani non hanno nulla a che fare “con quell’articolo e con il dl Energia”. La discussione, quindi, è stata tagliata e all’opposizione non è stato “concesso nemmeno il tempo di discutere gli emendamenti”.
L’emendamento contestato, riformulato dai relatori, attribuisce a Schifani il ruolo di commissario straordinario nella gestione dei rifiuti, con la possibilità di autorizzare anche nuovi termovalorizzatori. Schifani avrà a disposizione 800 milioni di euro, un investimento ritenuto “illegittimo” dal deputato di Avs, Angelo Bonelli, che ha provveduto a segnalarlo alla Commissione europea considerando che “il regolamento Ue sull’utilizzo dei fondi di coesione vieta espressamente di destinare risorse per realizzare inceneritori”.