L’esercito israeliano ha avviato un’operazione militare in un’area dell’ospedale al Shifa di Gaza. Ad annunciarlo sono state le Forza di difesa israeliane (Idf) parlando di un’operazione mirata contro Hamas “in un’area specifica dell’ospedale”.
Le Forze dell’Idf sostengono che l’operazione sia partita “sulla base di informazioni di intelligence e di una necessità operativa”. L’Idf spiega che le forze che stanno operando “comprendono squadre mediche e persone che parlano arabo, che sono state sottoposte a un addestramento specifico per prepararsi a questo ambiente complesso e sensibile, con l’intento di non arrecare alcun danno ai civili usati da Hamas come scudi umani”.
Il blitz nell’ospedale di Shifa
Sono oltre 100 i soldati che hanno preso parte al blitz di questa notte nell’ospedale al Shifa. Struttura all’interno della quale solamente nella giornata di ieri sono morti 40 pazienti, secondo quanto riporta l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari (Ocha).
L’esercito israeliano sottolinea che l’Idf aveva più volte avvertito “che il continuo uso militare dell’ospedale da parte di Hamas mette a rischio il suo status di protezione ai sensi del diritto internazionale. Ieri l’Idf ha ribadito alle autorità competenti di Gaza che tutte le attività militari all’interno dell’ospedale dovevano cessare entro 12 ore. Purtroppo, ciò non è avvenuto”.
Nel campus sono entrati carri armati e bulldozer israeliani, secondo quanto riferito da un medico della struttura ad Al Jazeera. Le forze israeliane sono entrate all’interno della struttura: “Il fuoco è ancora intenso e sentiamo esplosioni ovunque”, racconta.
Un portavoce del Consiglio di Sicurezza nazionale della Casa Bianca ha commentato la notizia affermando: “Non vogliamo vedere uno scontro a fuoco in un ospedale”.
Gli appelli di Hamas alla comunità internazionale
Hamas accusa il presidente statunitense, Joe Biden, di essere “interamente responsabile” dell’operazione militare nell’ospedale. Un blitz definito un “crimine barbaro contro una struttura medica protetta dalla Quarta Convenzione di Ginevra”.
Il gruppo accusa: “L’occupazione israeliana e tutti coloro che hanno collaborato con essa per uccidere bambini, pazienti e civili innocenti saranno ritenuti responsabili”. Il ministro della Sanità palestinese, Mai Al-Kaila, accusa le forze israeliane sostenendo che “stanno commettendo un nuovo crimine contro l’umanità, il personale medico e i pazienti assediando e bombardando il complesso medico di Al-Shifa, a ovest di Gaza City”.
All’interno della struttura ci sono 1.500 membri del personale medico e circa 7mila sfollati. È invece il portavoce del ministero della Sanità di Hamas, Ashraf Al-Qudra, a rivolgere un appello “a tutti i Paesi affinché intraprendano azioni urgenti per salvare i pazienti all’interno del Complesso Shifa”.