Davanti al martellante pressing della stampa statunitense e ai crescenti timori del Partito Democratico che valutano la richiesta di un passo indietro, il presidente americano Joe Biden continua a resistere. Come dichiarato lunedì in una lettera ai legislatori democratici del Congresso, l’inquilino della Casa Bianca ha detto di essere “fermamente impegnato a restare in questa corsa” per il bis, nonostante i numerosi appelli che lo invitavano a ritirarsi.
Biden ha detto nella lettera di aver avuto “ampie conversazioni con la leadership del partito, funzionari eletti, persone della base e, soprattutto, elettori democratici negli ultimi 10 giorni circa” e il presidente ha ribadito di ” aver sentito le preoccupazioni delle persone… non sono cieco”, ma continua a restare determinato nel continuare la sua campagna. Biden chiamerà più legislatori democratici questa settimana dopo averne contattato almeno 20 la scorsa settimana per rassicurare che sta ascoltando le critiche sul suo stato di salute.
Biden si appella all’unità dei democratici
Nella lettera, il presidente in carica ha spiegato di poter “rispondere a tutte le polemiche dicendo in modo chiaro e inequivocabile che non mi candiderei di nuovo se non credessi assolutamente di essere la persona più adatta per battere Donald Trump nel 2024″.
Dopo il disastroso dibattito contro il suo avversario che ha provocato spaccature all’interno dei Dem, Biden ha richiamato il partito all’unità: “La questione su come andare avanti è stata discussa ormai da più di una settimana. Ed è ora che finisca”, aggiungendo che “qualsiasi indebolimento nella determinazione o mancanza di chiarezza riguardo al compito che ci attende aiuta solo Trump e ci danneggia. È tempo di riunirsi”.
Il volere degli elettori secondo Biden
Il presidente ha invitato poi a non ignorare il processo delle primarie spiegando che “gli elettori del Partito democratico hanno votato. Diciamo che questo processo non ha avuto importanza? Che gli elettori non hanno voce in capitolo? Mi rifiuto di farlo”. “Sento un profondo obbligo nei confronti della fede e della fiducia che gli elettori del Partito Democratico hanno riposto in me per candidarmi quest’anno. Era una loro decisione da prendere. Non la stampa, non gli esperti, non i grandi donatori, non un gruppo selezionato di individui, non importa quanto ben intenzionati”.
Poi facendo appello alla sua costante difesa della democrazia ha scritto: “Gli elettori – e solo gli elettori – decidono il candidato del Partito Democratico. Come possiamo difendere la democrazia nella nostra nazione se la ignoriamo nel nostro stesso partito?”.