Lo sfidante democratico Joe Biden fa un passo in avanti decisivo verso l’elezione a 46mo presidente degli Stati Uniti. A oltre 24 ore dalla chiusura dei seggi, infatti, nonostante regni ancora l’incertezza sull’esito finale, secondo i dati resi noti da alcuni media avrebbe conquistato il Michigan e i suoi 16 grandi elettori, dopo la vittoria in Wisconsin, avvicinando così la possibilità di raggiungere già oggi quota 270 “grandi elettori”, potendo ora contare su 253 contro i 214 di Trump.
Biden ha rilasciato una dichiarazione affermando che “una volta finiti di contare tutti i voti, credo che saremo i vincitori”. Trump, invece, ha rivendicato la vittoria in Georgia, Pennsylvania e in North Carolina, “in ognuno dei quali c’e’ un grande vantaggio. In più, rivendichiamo il Michigan, dove e’ stato ampiamente riportato un grande numero di schede segretamente gettate”. Al momento in Nevada Biden ha un vantaggio minimo, con l’86% delle schede scrutinate. In gioco ci sono anche i tre Stati citati da Trump, dove il vantaggio si è ridotto e quando mancano poche schede da scrutinare. Se dovesse essere dichiarata la vittoria di Biden in Nevada, comunque, il successo in questi tre Stati diventerebbe superfluo.
Al momento sono stati scrutinati oltre 143 milioni di voti e il vantaggio di Biden nel voto popolare è di quasi 3,6 milioni. Intanto nella serata di ieri e nella notte ci sono state diverse manifestazioni di protesta di sostenitori del presidente uscente. In alcuni casi i dimostranti chiedono lo stop del conteggio, mentre in altri denunciano tentativi di sospendere le operazioni in modo illegittimo. Trump ha già annunciato ricorsi giudiziari, in particolare rispetto al voto in Pennsylvania.