Il Governo dei Migliori è stato travolto dalla quarta ondata pandemica, quasi 190mila contagi ieri in Italia e quasi 8mila a Roma (leggi l’articolo), ed è finito sott’acqua. Si è scoperto che l’immunità di gregge è una chimera e che non ha senso con il Covid-19, che i vaccini proteggono assai poco dai contagi (ma sono efficaci per prevenire la malattia in forma grave) e che quindi la politica del Governo è sostanzialmente sballata perché sono più sicuri i tamponati – soprattutto molecolari – rispetto ai possessori di Green Pass datati che invece hanno libero accesso a tutto.
Inoltre si scopre che Draghi ha derogato alle raccomandazioni dei Cts sulla quarantena dei vaccinati con tre dosi. Ma l’azione del Governo, si esplica soprattutto in tre dicasteri chiave a cominciare da quello dell’Istruzione guidato da Patrizio Bianchi (nella foto) che ha prodotto finora caos e confusione generalizzata e che rischia di rimandare i ragazzi in Dad. La scuola è infatti un tassello fondamentale per il futuro della nazione e l’Italia sta perdendo ulteriori colpi in un sistema già mezzo sfasciato di suo.
Il settore dei trasporti, guidato da Enrico Giovannini, è uno dei più critici visto che i treni sembrano più culture intensive di maiali che popolati da esseri umani, per le condizioni di affollamento già ingestibili in condizioni normali, figuriamoci in una pandemia contagiosissima. Distanziamenti non rispettati, calca, mancato controllo dei Green Pass sono i problemi più segnalati. C’è poi il caso Renato Brunetta, unico al mondo, che in piena pandemia revoca lo smart working per la Pubblica amministrazione per puntare sul lavoro “in presenza”, un modo certo per accelerare i contagi (leggi l’articolo).
E finalmente veniamo al nodo vaccinale e cioè al generale Francesco Paolo Figliuolo. A fronte di grandi numeri sbandierati registriamo invece file immense per semplici tamponi rapidi (oltretutto errati al 50% su Omicron) che ingolfano tutte le farmacie della penisola e impossibilità di farsi i molecolari, gli unici tamponi sicuri, per scomparsa dei reagenti, oltre che per le file bibliche. In aggiunta si segnala la misteriosa scomparsa del Pfizer; ad esempio a Roma, presente solo nel centro vaccinale di Cinecittà.
Insomma il quadro della gestione di questa quarta ondata appare costellato di errori e superficialità. E non si capisce poi come mai nel Pnrr di Draghi la Sanità è fanalino di coda per gli investimenti previsti con solo 15,63 miliardi su oltre 200.