Bertolaso contro il call center di prenotazione in Sicilia

L'assessore regionale al Welfare della Lombardia Guido Bertolaso attacca il call center di Paternò, terra d’origine dei fratelli La Russa.

Bertolaso contro il call center di prenotazione in Sicilia

Con una buona ventina d’anni di ritardo anche i vertici di Regione Lombardia ammettono che il call center di prenotazione della sanità lombarda ubicato a Paternò, Catania, terra d’origine della famiglia La Russa, è una follia. E che per di più non funziona. Ad ammetterlo, ieri, l’assessore regionale al Welfare della Lombardia, Guido Bertolaso (che proprio da Fdi, partito dei La Russa, era stato violentemente attaccato pochi giorni fa per la chiusura dell’ospedale di Menaggio) parlando a un convegno della Cisl.

L’assessore regionale al Welfare della Lombardia Guido Bertolaso attacca il call center di Paternò, terra d’origine dei fratelli La Russa

“Ovviamente dobbiamo cercare di unificare le varie modalità di prenotazione che oggi il cittadino è obbligato a utilizzare”, ha detto Bertolaso a proposito delle liste d’attesa, “ad esempio il call center regionale oggi è al 13-20% delle evasioni delle telefonate, quasi niente, perché non serve a nulla e raccoglie solo parziali agende o parziali informazioni che derivano dall’Asst”.

Un attacco pesantissimo alla famiglia del presidente del Senato. Il servizio di call center, aperto nel lontano 2004 all’epoca di Roberto Formigoni, era tornato recentemente sotto i riflettori sia di Report che de L’Espresso. “Ancora oggi un cittadino lombardo che voglia prenotare al telefono una visita in un ospedale o chiedere gli orari di un ambulatorio si sentirà rispondere, con molta probabilità, da un operatore siciliano che alza la cornetta da Paternò”, denunciava la trasmissione di Sigfrido Ranucci nel 2023.

“Le terre dell’emigrazione, sanitaria e non solo, si prestano bene alle triangolazioni più spericolate del neoliberismo che vede in ogni malato un elemento di progresso per il margine operativo”, scriveva invece il 22 marzo scorso sul settimanale Gianfrancesco Turano facendo proprio l’esempio dell’“outsourcing dei call center lombardi a Paternò e Biancavilla, cintura etnea dove i fratelli paternesi La Russa hanno mantenuto un legame fortissimo”. L’Espresso aggiungeva poi che “in pochi mesi la giunta Fontana ha firmato tre provvedimenti da 400 milioni che mantengono a Paternò, la città di Ignazio e Romano, i servizi di prenotazione telefonica del Pirellone”. Anche se, a detta di Bertolaso, non funzionano…