Bersani: “Sia chiaro che sulla querela del generale Vannacci andrò fino in fondo”

Decreto penale di condanna per Pierluigi Bersani. A querelarlo per diffamazione era stato il generale Roberto Vannacci.

Bersani: “Sia chiaro che sulla querela del generale Vannacci andrò fino in fondo”

“Sia chiaro che sulla querela del generale Vannacci andrò fino in fondo. Voglio andare al processo”. È quanto afferma in una nota l’ex segretario del Pd, Pierluigi Bersani, il decreto penale di condanna che ha ricevuto dalla Procura di Ravenna e il pagamento di una multa per diffamazione aggravata per le affermazioni pronunciate un anno fa alla Festa dell’Unità della città romagnola nei confronti del generale ed europarlamentare della Lega, Roberto Vannacci.

Decreto penale di condanna per Pierluigi Bersani. A querelarlo per diffamazione era stato il generale Roberto Vannacci

“La mia domanda – aggiunge Bersani -, ancorché in forma scherzosa ed evidentemente non diretta a offendere Vannacci ma a criticare le opinioni che esprime, era e resta vera e sostanziale: se cioè qualcuno, per di più con le stellette, possa definire anormali degli esseri umani, racchiusi in una categoria, senza che questo venga considerato quantomeno un insulto e non una constatazione. Se nell’anno di grazia 2024 si decidesse che è possibile ci sarebbe davvero di che preoccuparsi”.

L’ex segretario del Pd era stato querelato dall’attuale europarlamentare della Lega per le frasi pronunciate durante la Festa dell’Unità di Ravenna

Non appena arriverà la notifica ufficiale, Bersani avrà tempo 15 giorni per opporsi al pagamento della multa seguita alla querela di Vannacci. Questa la frase di Bersani, il quale si riferiva ai contenuti del libro del generale: “Quando leggi quelle robe lì, pensi: allora sciogliamo esercito e istituzioni e facciamo un grandissimo bar, il bar Italia, del mondo per il diritto e non per il rovescio. Dove puoi dare del pervertito a un omosessuale, puoi dare della fattucchiera a una femminista, dove puoi dare del…a un nero, dove puoi dire a un ebreo che hai ‘capito la Shoah ma ora non esagerare’. Quel bar lì non sarebbe mai vuoto in Italia. Basta andare nei bar. E qui bisogna andare dritti e a me resta una domanda sincera che vorrei fare: scusa ma se in quel bar lì è possibile dare dell’anormale a un omosessuale, è possibile anche dare del coglione a un generale?”.

 

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