Un’istanza di rinvio per legittimo impedimento pervenuta al tribunale di Roma, dove si celebra uno dei filoni del processo Ruby Ter, dice che la salute di Silvio Berlusconi è “altamente compromessa”. L’avvocato difensore Franco Coppi ha detto che c’è un “generale peggioramento” del quadro clinico. Il giudice Anna Maria Pazienza ha disposto lo stralcio della posizione dell’ex premier, imputato con Mariano Apicella per corruzione.
La salute “altamente compromessa” di Berlusconi
“È pervenuta un’istanza di rinvio per legittimo impedimento nella quale si dice che la situazione di salute di Berlusconi è altamente compromessa, con un generale peggioramento del quadro”, ha detto la presidente di collegio della seconda penale. Il pm Roberto Felici non si è opposto. “L’imputato è assolutamente impedito per motivi di salute a comparire a processo – ha aggiunto il giudice -. La situazione di salute non è di immediata risoluzione”.
Per questo ha disposto lo stralcio fissando per Berlusconi l’udienza al prossimo 2 novembre. Secondo l’accusa Berlusconi avrebbe pagato il cantante per indurlo a falsa testimonianza sul caso “olgettine”. In base all’impianto accusatorio la prima dazione di danaro sarebbe avvenuta a Roma. In totale il cantante napoletano (accusato anche di falsa testimonianza), che avrebbe partecipato a feste organizzate ad Arcore, avrebbe percepito illecitamente 157 mila euro.
Leggi sull’argomento: Berlusconi sta male. “Le sue condizioni di salute si sono aggravate”
Come sta Berlusconi
L’11 maggio, nel giorno del suo ricovero, l’AdnKronos aveva scritto che Berlusconi era stato sorretto dalle guardie del corpo e da Alberto Zangrillo al momento dell’entrata in ospedale. Secondo quanto riferito da fonti, il leader di Forza Italia sta proseguendo alcune terapie per superare gli strascichi del Covid. Berlusconi si era ammalato lo scorso autunno. In queste settimane i ricoveri dell’ex presidente del Consiglio, 84 anni, si erano intrecciati con numerosi rinvii del processo Ruby Ter di Siena. Dove ormai oltre un anno fa la pm Valentina Magnini aveva chiesto la sua condanna per l’accusa di corruzione in atti giudiziari insieme al pianista senese di Arcore Danilo Mariani.
Nel corso dell’udienza del processo di Siena il legale di Berlusconi, l’avvocato Federico Cecconi, aveva presentato la richiesta di legittimo impedimento. Cecconi ha sottolineato come aveva fatto nelle precedenti udienze le condizioni fisiche del suo assistito. La difesa di Mariani aveva chiesto lo stralcio della posizione del suo cliente e di andare a sentenza per ambedue i reati di cui era accusato ma i tribunale ha scelto diversamente. Alla fine il pianista coimputato è stato condannato a due anni di reclusione.